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#Vogliamoanchealsudtrenipiùveloci sulla facciata al Consiglio Regionale Puglia

#VOGLIANOANCHEALSUDTRENIPIUVELOCI SULLA FACCIATA DEL CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE. Anche sulla facciata del Consiglio regionale della Puglia, in via Gentile, svetta il banner di metri 14x4 della campagna #Vogliamo anche al Sud treni più veloci”, l’iniziativa promossa dalla Associazione culturale “L’Isola che non c’è” di Latiano, alla quale aderiscono - in qualità di testimonial - oltre 200 personalità del mondo Accademico (con i Rettori delle Università pugliesi), del Giornalismo, della Cultura, della Politica (tra i quali i governatori delle Regioni del Sud), diversi ministri, a decine di sindaci, e al maestro Al Bano Carrisi, tra i più convinti sostenitori della iniziativa. 

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Lo striscione in questo caso, è stato finanziato dal presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, il quale ha ribadito l'adesione alla campagna dell'Associazione “per i treni veloci lungo la Dorsale ferroviaria Adriatica e per il superamento della strozzatura del binario unico tra Lesina e Termoli”. E proprio oggi sulla vicenda di quel tratto ancora a binario unico lungo la dorsale Adriatica, si registra una buona notizia. 

Come riporta la stessa Associazione, entro venerdì 18 settembre la “Commissione Via Vas” del ministero dell’Ambiente dovrebbe finalmente emettere un parere definitivo su questo progetto presentato da Rfi e bocciato a luglio perché non avrebbe tenuto conto degli effetti che il cantiere avrebbe avuto sulla fauna, in  particolare sull’uccello fratino, al centro di una querelle che dura da 20 anni.

Dopo 80 giorni (dal 6 luglio) e la pressione dell’opinione pubblica e del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, l’annuncio che in queste ore “quel progetto è tornato all’esame della Commissione”. A rispondere alle sollecitazioni dell'Isola che non c'è, lo stesso Presidente, Luigi Boeri, che ha confermato l’impegno della stessa Commissione e sottolineato “che proprio in queste ore la Commissione sta lavorando sulle osservazioni contenute nel documento presentato lo scorso 6 luglio da RFI.

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Questo del Raddoppio del tratto di 32 km da Termoli a Lesina è uno dei progetti prioritari e propedeutico all’investimento per la Infrastrutturazione dell’Alta Velocità dell’intera linea Adriatica da Bologna a Lecce. 

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Nella attesa di poter conoscere le priorità degli investimenti che il governo farà con quei 209 miliardi del Recovery Fund, l'Associazione ha più volte chiesto al Governo nazionale di estendere anche ai collegamenti adriatici su rotaie la cancellazione del pedaggio delle imprese ferroviarie a RFI, per consentire a Trenitalia di incrementare i Frecciarossa da e per la Puglia e suggerire a ITALO di attivare convogli da Torino e Milano a Bari-Lecce, attraverso l'hub di Bologna. Ciò servirebbe a riequilibrare il trasporto passeggeri su rotaie nel Centro-Sud adriatico non ancora servito dall'Alta Velocità e i fondi potrebbero derivare dall'aumento del pedaggio sulle tratte AV più remunerative".

Queste ultime sono state interessate negli ultimi anni, da un considerevole incremento dei collegamenti, sproporzionati rispetto a quelli offerti nel territorio pugliese, che nel 2008 si è visto sottrarre i Frecciarossa, trasferiti su altre tratte e sostituiti dagli stagionati ETR 500.

(gelormini@gmail.com)

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