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Xylella, alberi infetti a Ostuni. Coldiretti: 'Subito lotta senza quartiere'

L'ombra malefica della Xylella fastidiosa dalle aree salentine si allunga verso le distese della provincia brindisina. Prime testimonianze d'infezione vengono denunciati nelle campagne di Ostuni. E insieme ai focolai del batterio si riaccendono polemiche e timori.

xylella Ostuni
 

“Il ritrovamento del primo albero infetto a Rosa Marina, frutto della ripresa dei monitoraggi che abbiamo sempre ritenuto determinanti per fotografare il reale stato della situazione, è la dimostrazione nei fatti che la Xylella fastidiosa sta avanzando e ciò non ci sorprende. Allo stato attuale la ‘sputacchina’ è allo stadio adulto e sta deponendo le uova che schiuderanno tra la fine dell’inverno e la primavera", dichiara Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia.

xylella Ostuni2
 

"Gli olivicoltori non vanno lasciati in balia delle onde - aggiunge Cantele - va loro indicato un percorso chiaro, nel pieno rispetto della condizionalità, affinché siano svolte regolarmente in campo le buone pratiche agronomiche, ma anche i Comuni e tutti gli enti pubblici devono garantire pulizia di fossi, canali e buone pratiche nelle aree pubbliche e demaniali. Serve il coinvolgimento di tutti i soggetti della società civile, economica, politica e istituzionale nella lotta senza quartiere all’insetto vettore, seguendone il ciclo biologico, in modo che anche la Puglia non agricola si immunizzi contro gli attacchi della ‘sputacchina’”.

In Puglia il 15% della superficie olivicola è coltivata con metodi di produzione biologica. L’olivo copre una superficie pari a circa 55.000 ettari che rappresentano il 32% del totale delle superfici bio, su un totale regionale di 171mila ettari e il 20% della produzione nazionale. In Puglia l’olio è una risorsa preziosa e l’olivo rappresenta il paesaggio, la storia, il turismo e soprattutto occupazione.

mappa xylella
 

"E’ necessario - secondo la Coldiretti Puglia - che l’attività di profilassi continui incessante, in modo da tutelare il patrimonio olivicolo dell’intera Puglia che rappresenta quasi il 40% della produzione olivicola italiana, conta un fatturato di 522 milioni di euro l’anno. Il tessuto imprenditoriale è rappresentato da 270mila imprese olivicole esistenti, pari al 22% delle aziende italiane.

“Potrebbero essere create straordinarie opportunità di lavoro in agricoltura - incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - grazie alla norma regionale sul ReD (reddito di dignità) per rendere efficace una misura dal carattere universale di inserimento di operatori che, se opportunamente formati, potrebbero essere impiegati nelle misure anti Xylella dagli Enti Locali, nella pulizia delle aree soprattutto demaniali e comunali e dalle organizzazioni dei produttori nell’applicazione delle buone pratiche agricole, previste dalla normativa vigente per contrastare la patalogia, prevedendo potature straordinarie degli alberi di ulivo”.

ulivo affetto da Xylella fastidiosa
 

Al contempo, sul fronte della ricerca scientifica per contrastare il ‘complesso del disseccamento rapido dell’ulivo’ la Puglia, aiutata da una UE più responsabile, potrebbe ispirarsi - secondo Coldiretti Puglia - al modello francese della unità di ricerca congiunta (UMR), un'entità amministrativa, con proprio bilancio, creata dalla partnership di differenti istituzioni scientifiche dai cui organici vengono selezionate le migliori competenze sugli specifici temi di ricerca.

Un esempio in campo fitopatologico è l'unità di "Biologia e genetica delle interazioni pianta-patogeno" di Montpellier che studia - aggiunge Coldiretti Puglia - le malattie delle piante, con l'obiettivo di proporre metodi di controllo razionali. I ricercatori del BGPI appartengono a differenti enti di ricerca, come il SUPAGRO, il CIRAD e l’INRA e lavorano in maniera coordinata su virus, batteri e funghi, compresi gli organismi da quarantena e i patogeni per le piante temperate e tropicali. I principali ambiti indagati sono dinamica delle popolazioni di malattie emergenti, meccanismi di patogenicità e resistenza della pianta.

caroppo
 

L'occasione è colta al volo dal presidente del Gruppo di Forza Italia, Andrea Caroppo, per attaccare il Governatore Emiliano: “La Xylella arriva anche a Rosa Marina, dopo aver cavalcato per chilometri decimando gli ulivi salentini, nell’ignavia di chi governa e continua pervicacemente a non alzare un dito, il batterio killer si espande fino al noto villaggio turistico. Intendo dire, senza se e senza ma, che esistono responsabilità precise, che con la loro ignavia hanno contributo e contribuiscono all’esplosione dell’emergenza. Primo fra tutti, Michele Emiliano”.

20160914 convegno xylella 2
 



“E’ il suo colpevole e irragionevole immobilismo - prosegue Caroppo - a cagionare la morte di molti più ulivi di qualsiasi misura di contrasto. Emiliano si sta comportando da primo complice della Xylella. Ciò che fa rabbia, ai cittadini e ai rappresentanti istituzionali che chiedono interventi seri da anni, è che l’unica azione del presidente della Giunta regionale sia oggi tesa alla costituzione dell’ennesimo carrozzone: l’agenzia regionale per la lotta alla Xylella".

"Il ddl è parcheggiato in Commissione e non serve a nulla puntare sulla governance, quando non si è ancora visto un solo provvedimento straordinario per far fronte ad una situazione ormai fuori controllo. Se Emiliano pensa che la Xylella sia un problema che si risolve da sé, si sbaglia di grosso. Servono risorse ingenti e subito, per salvare il salvabile. Se interessa al presidente, perché - conclude Caroppo - ad oggi la percezione dei cittadini è che lui stia favorendo l’acuirsi dell’emergenza, con un lassismo che giustificherebbe una richiesta di risarcimento dei danni da parte di agricoltori e vivaisti nei suoi confronti”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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