Xylella, Coldiretti bacchetta l'UE Muraglia: 'Fondi non sufficienti' - Affaritaliani.it

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Xylella, Coldiretti bacchetta l'UE
Muraglia: 'Fondi non sufficienti'

Savino Muraglia presidente Coldiretti: "Contro il dilagare della Xylella, che è arrivata a Monopoli, “i fondi UE per monitoraggi e test sono solo briciole".

Solo nell’area infetta rientrano 183mila ettari e 22 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata a Monopoli “i fondi UE per monitoraggi e test di campionamento, 3 milioni di euro per tutto il territorio italiano e per altri 7 patogeni della stessa categoria, sono solo briciole”, commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. 

xylella map

"Sono saliti a 1,2 miliardi i danni provocati dal diffondersi della Xylella fastidiosa - ricorda Coldiretti Puglia - il batterio che provoca il rapido disseccamento dell'olivo, che avanza inesorabilmente in Puglia dove è comparsa per la prima volta nell’ottobre del 2012, quando fu data la prima segnalazione di anomali disseccamenti su un appezzamento di olivo".

“Monitoraggio e campionamento sono attività cruciali - aggiunge il presidente Muraglia - considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto”.

muraglia coldiretti

“In sei anni si sono susseguiti errori, incertezze e scaricabarile che hanno favorito l’avanzare del contagio e dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi  - conclude Muraglia - ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando pericolosamente a Monopoli, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione”.

Coldiretti flags

"Anche in questo caso non mancano le responsabilità regionali e anche comunitarie e sotto accusa – continua la Coldiretti - è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto poiché il batterio che sta distruggendo gli ulivi pugliesi è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che – conclude la Coldiretti - devono invece superare i nostri prodotti quando vengono esportati".

(gelormini@affaritaliani.it)