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'Yesh! Puglia', le Città dell'Olio si promuovono in Israele

Dall'Associazione nazionale Città dell’Olio nasce l'iniziativa "Settimane di Promozione delle Regioni Italiane ENIT Israele 2021”, un progetto realizzato in partnership con ENIT Israele/Camera di Commercio e Industria Israel-Italia con l’obiettivo di far scoprire le bellezze delle regioni italiane e dei comuni aderenti alle Città dell'Olio. 

agricoltura ulivi puglia

La Puglia con le sue Città dell’Olio è stata protagonista dell’evento online “Yesh! Puglia” in diretta facebook sul profilo di Italian Lifestyle & Cuisine, che ospita una serie di appuntamenti dedicati a cultura, storia, enogastronomia e bellezze naturali di questo territorio. 

Tanti i collegamenti dai territori olivetati pugliesi: Castellana Grotte, Caprarica di Lecce, Trinitapoli, Carpino, Biccari, Bitetto, Andria (solo video) e infine Vieste. 

Da Grotte di Castellana, in diretta dalla Grave, si è parlato di territorio, turismo e delle produzioni agroalimentari di Castellana Grotte, cittadina del sud-est barese. Un focus specifico è stato dedicato all'olio extravergine di oliva e grazie alla collaborazione con l'Istituto Alberghiero di Castellana-Grotte I.I.S.S. Consoli-Pinto, è stato presentato il piatto De.Co. castellanese: l'impanata.

ulivi millenari di puglia

Mentre da Caprarica di Lecce è arrivata la presentazione dei percorsi delle ippovie, in mountain bike e podistici, delle masserie e delle diverse esperienze produttive del posto. Con la realizzazione della tradizionale frisella salentina ad opera dell’Agrichef Rita Esposito della Masseria Stali. In chiusura, il collegamento dal primo Parco Avventura per bambini in Salento.

Da Trinitapoli, diretta dal Parco degli Ipogei: una bella occasione per parlare di storia e cultura locali, in collaborazione con l'Associazione Tautor che ha illustrato i ritrovamenti risalenti all'età del bronzo. A seguire, altra diretta dalla zona umida delle Saline di Margherita di Savoia: ricca di flora e fauna ma soprattutto di fenicotteri rosa, con la presenza di Michele Quaranta per affrontare temi legati a territorio e turismo.

olive Puglia

Quarto collegamento da Carpino, sul Gargano, dalla storica Piazza del Popolo che ha visto esibirsi grandi nomi della musica nazionale ed internazionale come Al Di Meola, Vinicio Capossela, Manco, Cesare Cremonini, Max Gazzè e tanti altri. Carpino terra di olio e di folklore, nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, famosa per l’esportazione della musica popolare nel mondo con la Tarantella di Carpino, ha presentato il piatto tipico della dieta mediterranea: le fave di Carpino, un legume portato nella sua missione nello spazio dall'Astronauta Samantha Cristoforetti, annoverato tra i presidi Slow Food.

Da Biccari il collegamento dalla millenaria Torre per parlare di ambiente ed enogastronomia legate alla cultura dell'olio extravergine di oliva. Insieme alla presentazione di pietanze di stagione e della famosa "pizza a furn apiert" De.co.

olio novello

Successivo collegamento con Bitetto dal Convento del Beato Giacomo. Dopo un breve video di presentazione della cittadina, la conversazione ha puntato su Bitetto, quale tappa del Cammino Materano, che da Bari - lungo la Via Peuceta - porta ogni giorno tanti camminatori a Matera. Spazio anche alle eccellenze agroalimentari del territorio, come l’olio EVO e l'Oliva Tèrmite di Bitetto, celebrata anche nella famosa Sagra. La narrazione è stata accompagnata dalla preparazione di piatti tipici.

Nel pomeriggio è stata la volta di Andria, che ha presentato un video in ebraico sulla città e sul patrimonio ebraico dell’area.

Gran finale, poi, a Vieste.:dal Trabucco di Santa Croce, appena restaurato, per trattare delle particolarità della città, della sua accoglienza e di alcuni prodotti e piatti tipici che si esaltano ancor di più con l’olio extravergine d’oliva. Concliusione col racconto dell’evento legato all’olio, che caratterizza Vieste da cinque anni a questa parte: “la Settimana dell’olio”.

filod'olio

Un'iniziativa di valorizzazione del prodotto pugliese, che ha voluto presentarsi anche come modello per provare a combattere quanto nelle stesse ore ha denunciato Coldiretti, a proporito della necessaria vigilanza sugli acquisti di partite d'olio non locale, per evitare che venga spacciato come nazionale il prodotto importato - di minore qualità - dato che i magazzini in Puglia risultano pieni di olio straniero, con un aumento del 51% rispetto all’anno scorso.

Lo ha affermato Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi dei dati del report Frantoio Italia, redatto dall’organismo di controllo ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole: "In queste condizioni è importante verificare attentamente l’etichetta anche se, sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere - in vendita nei supermercati - è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva".

Muraglia Savino oleoteca

"La scritta - ha precisato Coldiretti regionale - è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile e leggibile, tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica, dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.

“A livello regionale e nazionale - ha sottolineato Savino Muraglia presidente Coldiretti Puglia - vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva. Serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali, un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti, per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali, di una parte della GDO, non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato”.

olio evo raccolta olive

"Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio - ha aggiunto Coldiretti Puglia - si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti, dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa. Tra i prodotti alimentari venduti in offerta più frequentemente ci sono quelli simbolo della dieta mediterranea, che non possono mancare sulle tavole degli italiani e hanno un effetto calamita sui clienti a partire proprio dall’olio di oliva. Per questo serve intensificare l’attività di controllo e vigilanza anche per evitare che vengano spacciati come nazionali prodotti importati, ma è anche necessario al più presto il recepimento della direttiva (UE) 2019/633 in materia di pratiche commerciali sleali del 17 aprile 2019 – ha precisato Coldiretti Puglia - per ristabilire condizioni contrattuali più eque lungo la catena di distribuzione degli alimenti, con l’introduzione di elementi contrattuali e sanzionatori certi rispetto a prassi che finora hanno pesantemente penalizzato i produttori".

"Occorre, inoltre, approvare la proposta di riforma dei reati alimentari presentate dall’apposita commissione presieduta da Gian Carlo Caselli, presidente del comitato scientifico della Fondazione Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti, perché i contratti tra gli attori che operano lungo le filiere del cibo sono presupposto di valore per le produzioni locali, di remunerazione dignitosa per gli imprenditori agricoli e di qualità per i consumatori".

dieta mediterranea

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio è il nostro obiettivo - ha concluso il presidente Muraglia - perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio. In Puglia aziende agricole e frantoi hanno saputo cogliere gli spunti positivi offerti dal mondo del vino, abile nell’attività di marketing e di grande promozione delle etichette pugliesi a livello nazionale e internazionale. Da qui stanno nascendo sale di degustazione all’interno delle aziende olivicole e dei frantoi, il packaging sta divenendo sempre più ammiccante, sta salendo il livello qualitativo degli oli”.

"La Puglia detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi - ha ricordato Coldiretti Puglia - su una superficie di 383.650 ettari, con una PLV (Produzione Lorda Vendibile) del comparto olivicolo-oleario pari al 20% della totale PLV del settore agricolo.In Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni – sottolinea Coldiretti – con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative. L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale sono certamente gli effetti positivi sulla salute, associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici, che hanno fatto impennare la domanda di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione, soprattutto in tempi di pandemia Covid".

(gelormini@gmail.com)

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