A Cuba il nuovo paradiso. Il microcredito fa sognare
Siglato a L'Avana l'accordo tra l'Ente Nazionale per il Microcredito e il BANDEC, il Banco di Credito e Commercio della Repubblica di Cuba. L'accordo è stato sottoscritto dal Presidente dell'Ente, Mario Baccini e dal Vice Presidente del BANDEC, Leysii Perera Leòn.
L’ENM ed il BANDEC intendono promuovere la creazione di una società mista. Tale società avrà ad oggetto principalmente il finanziare progetti di microcredito nei settori dell’agricoltura, dell’allevamento, della pesca e delle attività di trasformazione connesse, nonché delle micro aziende nel settore delle energie rinnovabili ed altro. Tale società mista sarà partecipata dal BANDEC e dal soggetto giuridico partecipato, o di riferimento dell’ENM. Successivamente potrà anche essere creato un fondo di garanzia dedicato e potrà altresì avere luogo la costituzione di un consorzio di imprese italiane, sotto egida dell'ENM, che si rivolgeranno anche al fondo per la creazione di nuove società miste nella Repubblica di Cuba in joint venture con imprese locali.
"E' un accordo storico per il nostro Paese - ha dichiarato il presidente ENM, Mario Baccini - che arriva, non a caso, dopo la visita del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Cuba. In un momento in cui l'Isola si sta riaffacciando sui mercati economici globali, la più grande istituzione finanziaria cubana ha scelto di seguire la strada dell'economia sociale e di mercato favorendo questo accordo per la promozione di uno strumento come il microcredito in grado di offrire opportunità reali, che siano integrate con il sistema esistente sostenendo una attività di finanza etica, seguendo i dettami del social global impact Forum del G8. La via italiana alla microfinanza secondo il modello implementato dall'ENM è funzionale al raggiungimento degli obiettivi del millennio, ma anche al sostegno dell'economia interna di altre nazioni, con la capacità di supportare l'internazionalizzazione di impresa delle nostre aziende. Un risultato che porta la firma non solo dell'Ente ma di un lavoro di equipe svolto grazie al supporto della rete diplomatica del MaeCi".
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