Affascinati dall'esotico, amano il Km 0. Lazio, l'orgoglio inizia dalla tavola - Affaritaliani.it

Roma

Affascinati dall'esotico, amano il Km 0. Lazio, l'orgoglio inizia dalla tavola

Hanno eletto olio e vino come "ambasciatori" della propria terra ma a tavola non esitano a sperimentare. Ottimista e positivo, questo l'identikit dei cittadini delle province laziali, un approccio ottimistico non scalfito dalla perdurante crisi: il 55% degli intervistati si dichiara ottimista per il futuro e quasi 8 su 10 sono soddisfatti del territorio in cui vivono. Un profilo tracciato dal rapporto Censis dal titolo ‘Il Lazio all’Expo 2015’, commissionata da Lazio Innova Spa su un campione di mille cittadini.

Legati alle proprie radici, il 54,8% degli intervistati dichiarano che "non andrebbero via anche se ne avessero la possibilità". I più soddisfatti sono i reatini (82%) e i romani (80,5%), un dato che si riscontra soprattutto negli anziani (82,8%) ma anche nei più giovani (77,9%).

Navigatori instancabili dei territori, sono più di 4 milioni i cittadini del Lazio che si recano nelle altre province della regione per i motivi più vari. A parte Roma, polo attrattivo per antonomasia, sono 1,4 milioni i cittadini che fanno gite fuori porta di una giornata, 658.000 con pernotto nel weekend, 276.000 soggiorni di villeggiatura più lunghi. Il 79% delle persone che frequentano le province del Lazio per turismo partecipa a eventi che si svolgono sul territorio.
Gite fuoriporta ma non solo, i cittadini del Lazio vanno per il mondo più degli altri italiani. Negli ultimi tre anni si è recato all’estero il 57% dei laziali contro il 50,7% della media italiana. Verso la Francia, Stati Uniti, Germania e Regno Unito, il 59,4% dei romani, il 54,8% dei pontini, il 50,7% dei viterbesi e il 46,6% dei reatini, vanno all’estero principalmente all'estero per turismo (48,3%) o per lavoro (10,4%), pochi per studiare (3,2%).

Tradizionali anche a tavola: sono infatti quattro milioni di cittadini del Lazio che hanno dichiarato di acquistare prodotti tipici della regione: 996 mila lo fa regolarmente ma il fascino dell'etnicità ha fatto breccia: in 3,5 milioni mangiano di tanto in tanto prodotti tipici di altri paesi e 2,7 milioni frequentano ristoranti di cucina cinese, giapponese, messicana, indiana.
Un dato importante tenendo conto che il sistema agroalimentare del Lazio con  6,3 miliardi di fatturato annui, rappresenta il 5% di quello nazionale, il 3% della ricchezza complessiva dell'intera economia regionale.
Ad Expo saranno presenti oltre 100 eccellenze regionali, ma alle spalle vi è una base di prodotti agroalimentari tradizionali ancora più vasta (circa 400). I prodotti "ambasciatori" della tipicità del Lazio nel mondo sono, secondo i cittadini: l'olio d'oliva (45,8%), i vini (45,1%) ed i prodotti caseari (43,7%), seguiti a distanza da affettati (16,7%), prodotti da forno (16,6%), ortaggi (12,2%), frutta e acque minerali (8,9%) e carni (8,6%)". 

Un occhio di riguardo nei confronti dell'"eticità del cibo": per 3,5 milioni di laziali, infatti, è importante rispettare le tradizioni culinarie delle altre religioni; per 4,5 milioni è importante assicurarsi che il cibo che porta a tavola non venga prodotti dallo sfruttamento di esseri umani. Per 3,5 milioni di laziali, poi, è contrario a mangiare organismi geneticamente modificati; 4,7 milioni considerano utile consultare l'etichettatura dei cibi per verificarne la provenienza e le materie prime in essi contenuti. Infine, 4,5 milioni acquistano prodotti di stagione.