ll Pronto Soccorso dell’Ospedale San Camillo Forlanini è andato di nuovo in tilt. È successo nel solito lunedì che porta con sé un numero elevato di accessi che si vanno a sommare alle non dimissioni nei reparti di fine settimana. Circa 130 accessi in poche ore che hanno trasformato il Pronto Soccorso in una “barellaia”. Un termine che riporta alla mente gli ospedali allestiti nei campi militari al tempo della guerra come denunciato dal Nursind, il sindacato dei professionisti del settore sanitario.
“Medici, infermieri, ausiliari e tecnici sono stati in piena attività con una sala d’aspetto gremita in attesa della prima valutazione, tutti i letti occupati, alcuni addirittura sui materassi – secondo la descrizione degli operatori - Un vero e proprio disagio da parte dell’utenza che ha messo a dura prova il sacrificio del personale presente al Pronto Soccorso. Disagio che è affluito poi nei Reparti di Degenza con l’aggiunta imbarazzante di posti letto nel corridoio nei reparti di Medicina”.
In tutta risposta all'ennesima emergenza creatasi il sindacato ha proclamato lo stato di occupazione della Direzione Aziendale: “Chiediamo alla direzione generale un piano certo e duraturo che supporti la situazione critica del Pronto Soccorso; La ricollocazione del personale infermieristico idoneo alle mansioni proprie della qualifica di appartenenza e ora dislocati in altre aree. Inoltre chiediamo al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti lo sblocco del Turn-Over del personale Infermieristico con le stesse disposizioni con cui sì è attuato lo sblocco a favore del personale Medico”.