Alitalia, nuovo Terminal per il rilancio. Montezemolo rottama l'Enit: "Inutile" - Affaritaliani.it

Roma

Alitalia, nuovo Terminal per il rilancio. Montezemolo rottama l'Enit: "Inutile"

"Dobbiamo migliorare la percezione del cambiamento al cliente, prima di tutto in casa nostra". Cosi' Luca Cordero di Montezemolo presidente Alitalia ha presentato a Fiumicino il nuovo corso della compagnia di bandiera. "Abbiamo investito su ‎30 autobus nuovi di zecca‎ e - ha aggiunto Montezemolo - vogliamo creare una task force per i transiti che sia riconoscibile con divisa diversa e che prenda in consegna i passeggeri: sopratutto a Fiumicino. E' poi gia' partito il servizio chauffeur per clienti business, sono in corso interventi importanti che l'aeroporto di Fimiucino sta gia' realizzando. Inoltre tutte le nostre lounge saranno rinnovate entro l'estate e si chiameranno Casa Alitalia". Montezemolo si e' poi soffermato sui clienti economy: "la scala a poppa dell'aereo per non fare aspettare troppo i passeggeri seduti dietro e' un'importante novita'. Per l'economy la cosa piu' importante e' avere un buon miglioramento del servizio compreso il catering, l'accesso agli aerei e la qualita' degli interni".
Tra gli interventi finalizzati a migliorare il viaggio per i clienti Alitalia con origine, destinazione o transito sull’aeroporto di Fiumicino oltre al rinnovo e potenziamento della flotta di bus interpista e al team di addetti Alitalia per assistere i passeggeri in transito avranno un ruolo importante anche i nastri bagagli per aeromobili, per rendere più rapido e confortevole il transito dei passeggeri e velocizzare la riconsegna dei bagagli. Verranno messe in campo nuove procedure finalizzate ad accelerare l’imbarco dei passeggeri anche attraverso un rafforzamento del personale addetto. ‎Inoltre entro i prossimi 12 mesi tutte le Vip lounge Alitalia verranno rinnovate negli interni e ne verranno aperte di nuove. Il progetto interesserà gli aeroporti di Roma, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Catania e New York JFK.

"Del nuovo Ad parliamo al momento opportuno. Escludo‎ che abbiamo ancora fatto delle scelte. Non abbiamo nessuna fretta. Non e' una decisione che potremo prendere in tempi cosi' brevi. Potranno passare tre quattro, cinque mesi: non abbiamo la pistola puntata, l'azienda va avanti e va avanti bene. Mi sono buttato dentro questa avventura, con Hogan lavoriamo molto bene con un primo livello di persone molto valide". Alitalia oggi è come un bambino che speriamo riesca a diventare grande e che ha bisogno del latte. Ad agosto dell'anno scorso Alitalia non aveva i soldi per comprare la benzina per gli aerei. ‎L'obiettivo è di andare a posto nel 2017"

L'ATTACCO AL GOVERNO. "Siamo in assenza di un piano turistico, di un grande tour operator per l'incoming, teniamo in piedi dei carrozzone totalmente inutili -  denuncia Montezemolo- Noi abbiamo bisogno di essere supportati. Un'Alitalia competitiva è fondamentale per il Paese ma ha bisogno di essere supportata, non con denaro o sovvenzioni, ma con un piano turistico. Alitalia può essere importante per il futuro turistico dell'Italia e l'Italia per Alitalia. Il turismo vuol dire denaro". "Credo che si possa fare gioco di squadra - ha aggiunto poi Montezemolo - in funzione del Paese‎".

Nel frattempo sono giorni cruciali per l'ente turistico nazionale. L'Enit, alla cui guida si è insediata Evelina Christillin affronterà giovedì l'assegnazione delle deleghe, nello stesso giorno in cui il Consiglio dei ministri dibatterà la Legge di Stabilità, nella quale è prevista la fissazione del budget a disposizione dell'Agenzia. I dipendenti dell'ente dovranno pronunciarsi sull'accettazione o meno del nuovo contratto che riguarda l'ente pubblico trasformato in ente economico. Sull'attenzione è tornata anche Francesca Barracciu, sottosegretario di Stato del Mibact, che ha confermato: "Il turismo è al centro dell’agenda politica del governo. La riforma dell’Enit ne è una prova, così come la riforma del Titolo V, che riporterà a livello centrale la regia delle politiche turistiche".

Oggi le parole di Montezemolo che stracciano una riforma che lascia il Paese zoppo in quello che sarebbe il suo cavallo ruggente.