Roma
Anac: "87% appalti senza gara". Italia Unica: "Marino non in grado"
"Dal rapporto di Raffaele Cantone e dell’autorità anti corruzione sulla gestione di Roma negli ultimi anni emerge un quadro disarmante di assenza di controllo e scarsa trasparenza". Lo afferma, in una nota, Lelio Alfonso, coordinatore di Italia Unica, il movimento fondato da Corrado Passera.
"La gestione degli appalti, assegnati nell’87 per cento dei casi senza gare, lascia attoniti. A rimetterci sono ancora una volta i cittadini, vittime di un sistema in cui continuano a regnare la collusione e l’assenza di controllo e che il sindaco Marino, al di là delle affermazioni di maniera, non ha stroncato come avrebbe dovuto. La corruzione - sottolinea Alfonso - è un cappio che stringe alla gola l’Italia e toglie l’ossigeno delle risorse economiche. Il nuovo atto d’accusa mosso da Cantone non fa che confermare una situazione di gravità che permane nel governo della città e che Italia Unica ha denunciato più volte, proponendo nel suo decalogo anticorruzione le misure per prevenire e contrastare tali fatti. Per questo non solo rinnoviamo la nostra richiesta di dimissioni dell’attuale sindaco e della sua giunta ma torniamo a proporre la nostra ricetta per combattere la corruzione alla radice".
"È necessario – conclude il coordinatore di Italia Unica – mettere in campo quanto prima una grande “operazione trasparenza” sui lavori pubblici, intervenendo immediatamente con azioni che segnino un cambiamento radicale. A cominciare dal taglio drastico delle partecipate pubbliche e dalla creazione di un’anagrafe pubblica dei nomi degli incarichi e delle forniture. Solo così i cittadini saranno davvero messi in grado di verificare e controllare l'operato dei loro amministratori".