Roma
Arriva l'ultracalcio del Real Madrid. La Roma trema e spera nel miracolo

di Francesco Ciccolella
Più di cento persone tra giocatori, staff tecnico, dirigenti e personale al seguito. Così alle 13 circa, a Fiumicino, si presenterà il Real Madrid, pronto a sfidare la Roma negli ottavi di finale di Champions League, mercoledì alle 20.45.
Numeri che fanno tremare i giallorossi, che si troveranno davanti un avversario abituato a questi livelli di competizione, pane quotidiano di una società che vanta ben 10 trionfi nella massima competizione continentale. In Spagna vedono questo confronto solo come il primo passo di un cammino che il Real, per tradizione, è obbligato a portare il più lontano possibile, segno che la pressione è tanta, ma anche che la concentrazione dei blancos sarà altrettanto elevata.
Lunedì Zidane, tecnico del Real subentrato alla vecchia conoscenza del nostro calcio Benitez, esonerato da qualche settimana, ha concluso l'allenamento diramando poi la lista dei convocati, dalla quale sono stati lasciati fuori gli infortunati Bale e Pepe, due pezzi da novanta che però la rosa dei madrileni è totalmente in grado di sostituire. Con l'arrivo del francese in panchina il Real ha ritrovato quella compattezza che con Benitez si era persa, motivo in più per temere una gara che, vista la prematura eliminazione nella coppa nazionale ed il ritardo accumulato nella Liga, gli spagnoli vorranno ferocemente.
Il modulo sarà estremamente offensivo, con un 4-3-3 che vedrà Navas in porta, Danilo Varane Ramos e l'acciaccato Marcelo in difesa. Il centrocampo sarà composto da Kroos, Modric e Isco, con davanti il tridente delle meraviglie James Rodrìguez, Benzema e Cristiano Ronaldo, arrivato già a quota 30 gol in stagione, 6 dei quali messi a segno durante il girone eliminatorio della Champions.
“Non nascondiamoci, servirà un miracolo per passare il turno”, parole e musica di Radja Nainggolan. Il centrocampista della Roma ha ben dipinto le prospettive di una qualificazione che sembra davvero un'utopia a Trigoria, nonostante si stia svuotando l'infermeria, con anche De Rossi e Totti che tornano a disposizione. Certamente ci si può appellare al ritrovato entusiasmo dell'ambiente, galvanizzato dalle 4 vittorie consecutive in campionato, buone anche per riassaporare il gusto dell'attesa, per una gara che soli pochi mesi fa era vista come un fardello da togliersi il prima possibile.
Ci si affida a Luciano Spalletti, che ha guidato la Roma nella sua prima esperienza da tecnico romanista a più di un'impresa a livello europeo, con vittime illustri, tra le altre, proprio i bianchi, eliminati con un doppio 2-1 nel 2008. Chissà che non sia proprio la sua squadra ad essere la rivelazione del torneo, nonostante le truppe galattiche sembrino (quasi) imbattibili.



