Assicurazioni di Roma. Ipotesi danno erariale - Affaritaliani.it

Roma

Assicurazioni di Roma. Ipotesi danno erariale

Dietrofront sulla liquidazione e tutte le carte alla Corte dei conti per valutare l'ipotesi di danno erariale. Sulle Assicurazionei di Roma il prefetto commissario Francesco Paolo Tronca prepara una "polpetta avvelenata" per la Giunta Marino.
In un lunga nota ufficiale il Campidoglio spiega la strategia che ha portato a bloccare la delibera che prevedeva la liquidazione della società.
"In primo luogo - spiega il Campidoglio in una nota - va evidenziato come la Società Assicurazioni di Roma sia una Società 'in house', a capitale interamente pubblico, e come tale certamente può essere destinataria, a legislazione vigente, di affidamenti diretti da parte delle Amministrazioni e degli Enti titolari della proprietà, così come ripetutamente sostenuto dalla disciplina nazionale e comunitaria, e da ultimo ribadito dalle recenti Direttive Europee in materia di concessioni. Il provvedimento di annullamento della decretazione di messa in liquidazione della società deliberata dalla precedente amministrazione comunale si è reso necessario per questi motivi:
1) Costituiva esigenza ineludibile garantire la permanenza delle coperture assicurative in relazione alle polizze di responsabilità civile sia di Roma Capitale che di quelle delle Società titolari del pacchetto azionario (Atac, Ama e Cotral), tenuto conto che alla data di insediamento della gestione commissariale non sussistevano le tempistiche tecniche occorrenti per l’espletamento delle procedure di scelta di diverso contraente assicuratore;
2) La proroga deliberata dal commissario ha consentito consistenti contrazioni della spesa pubblica, atteso che rispetto ai costi delle precedenti polizze ammontanti a circa 26 milioni di euro, si è ottenuta la stipula di contratti per 21,5 milioni di euro. Ciò ha reso possibile un risparmio di 4,5 milioni di euro, pari al 17,3%;
3) Il favorevole risultato conseguito in termini di risparmio è stato determinato dai buoni risultati gestionali degli ultimi esercizi, tanto è vero che risulta contraddittoria l’iniziativa della precedente amministrazione di porre in liquidazione una Società che nel terzo trimestre 2015 ha conseguito un utile di oltre 15,4 milioni di euro, mentre è di circa 13 milioni di euro nel 2014 l’utile in questione;
4) Il provvedimento di proroga consentirà, ovviamente anche sulla base dei risultati testé rappresentati, di valorizzare il patrimonio societario, per cui, laddove la gestione amministrativa successiva dovesse determinarsi per la messa sul mercato della Società, potrebbe realizzarsi un significativo beneficio per il bilancio comunale;
5) La liquidazione della società avrebbe determinato effetti sostanzialmente pregiudizievoli per gli interessi dell’Amministrazione, in quanto detta liquidazione, comportando la consegna delle licenze all’Istituto di Vigilanza, avrebbe provocato l’azzeramento del valore patrimoniale della società medesima. Il commissario ha disposto per l’invio degli atti alla magistratura contabile ai fini degli accertamenti di competenza in ordine ai possibili danni determinati dal precedente provvedimento di messa in liquidazione della società".