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Roma
Bellezza al tempo del like: influencer dee dell'era dei social. L'istantanea

di Tiziana Galli

Volgarità e omologazione; nudo in fiera, pudore smarrito e interi gruppi prigionieri degli influencer: questa è la bellezza al tempo del like. In un nevrotico bisogno di piacere a tutti i costi, si rincorre un’estetica vuota che sublima la forma e disconosce la personalità. Nel disperato tentativo di negare la solitudine ed esorcizzare il tempo che passa sui social si è costruita l’epoca della grande illusione.

 

“Siamo sempre in una finta vetrina e abbiamo perso il mistero, una delle componenti più importanti del fascino” afferma Elena Parmegiani, ex modella, laureata in comunicazione d’impresa e direttrice responsabile della comunicazione e degli eventi di Palazzo Colonna.

Francesco Alberoni dice che “il fascino è una forza attrattiva che promana dall'intera persona, è la rivelazione dell'inconfondibile unicità dell'individuo e della sua storia”. Condivide?

“Ovviamente. Oggi le nuove generazioni a vantaggio di una facile capacità seduttiva, hanno perso il potere del magnetismo. Prima dell’epoca dei social c’era meno consapevolezza, ma molta più verità. Le generazioni del 'click' hanno perso il senso della conquista, tutto è diventato apparentemente facile e immediato persino quello che è normalmente frutto di dedizione e sacrificio. I giovani oramai sono abituati a pensare alla vita in termini d’istantaneità e rincorrono i loro obiettivi con l’illusione di poterli ottenere 'a tavolino' e senza sforzo. Il fascino è frutto di un modo di essere, nasce dall’interno: è nel modo di porsi, nell’intonazione della voce, nella prossemica, nello sguardo. Se possiedi quell’eleganza che viene dall’interno ti senti forte, ti fai notare, soprattutto ti differenzi e affascini. La personalità veste più di un abito e la sua forza ti porta ad andare oltre le mode. Anni fa ho avuto l’onore di organizzare un evento di gala in onore di Meryl Streep: quando lei arrivò a Palazzo mi colpì suo sguardo, il suo gesticolare con la mano, il suo carisma e il suo stile. Quando entrò nella Coffe House si sentiva la sua presenza e si avvertiva chiaramente che era lei la protagonista. Un vero e proprio 'diavolo veste Prada'!”.

Quindi, secondo lei, questo tipo di bellezza si acquisisce.

“La bellezza, si può imparare, e s’impara frequentando persone che hanno qualcosa da dire, da insegnare o da comunicare; si impara nel dialogo in famiglia. Chi vive solo sui social non ha strumenti per apprendere la bellezza e l’isolamento che questi strumenti virtuali determinano non aiuta. Prima ci s’incontrava in piazza, al bar, in palestra, ora ci si 'segue' sui social, con la vana convinzione di avere tanti amici. Non è così: gli amici sono quelli che hanno voglia di frequentarti nella vita reale, non solo in quella virtuale. Poi c’è la televisione che offre solo tronisti, le trasmissioni culturali vanno solo dopo la mezzanotte o sulle pay tv, quando sarebbe bello se anche la televisione di stato offrisse trasmissioni di maggior spessore”.

Ogni epoca ha le proprie divinità, le dee di questo momento storico sono le influencer. Che ne pensa in merito?

“Dico che hanno una grande responsabilità perché i canali social sono un megafono per i messaggi che veicolano. Naturalmente la prima persona alla quale si pensa quando si affronta questo argomento è Chiara Ferragni. Personalmente ritengo la Ferragni una donna molto intelligente che ha saputo creare dal nulla una professione dando lavoro a tante persone. Viene criticata da molti, ma dietro il suo lavoro c’è un grande studio e un grande impegno. Credo che il ruolo che ricopre dovrebbe portarla a misurare ogni suo gesto, ogni sua parola e ogni sua immagine. Quando si è un personaggio pubblico si ha il dovere di dare sempre degli esempi positivi. Questo è il prezzo che si paga per il grande potere che si ha: mentre un attore quando esce di scena recupera il proprio io e la propria esistenza, l’influencer non ha mai una vita personale, dovendo continuamente interpretare il ruolo che il pubblico vuole che reciti. E così è vittima della posizione che ricopre”.

Secondo lei, quali sono le donne dalla bellezza eterna?

“Io amo particolarmente la bellezza di Monica Bellucci, una donna che al di là dell’estetica coinvolge per la sua voce, il suo modo di parlare il suo ritmo, i suoi gesti. Una donna che di recente, a Venezia, ha saputo incedere sul red carpet con fierezza e senza sbavature accanto all’ex marito che dopo la loro separazione si è rifatto una vita con una donna molto più giovane di lei. Un’altra bellezza che ritengo essere senza tempo è quella di Virna Lisi, nota per la sua serietà sia nel lavoro che nella vita privata. Una donna che ha affascinato intere generazioni e che, anche in età matura, non si è deturpata e ha saputo sempre scegliere ruoli adatti al suo clichet”.

Tutto questo, secondo lei, vale anche per gli uomini?

“Assolutamente si. A me, per esempio, affascina un tipo di uomo che ha delle passioni, una sua cultura, un’educazione e soprattutto degli ideali che muovono tutta la sua vita”.

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