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Roma
Bertolaso - Giachetti: "Insieme in giunta per Roma". "Tra 6 mesi emergenza rifiuti come a Napoli"

Un ruolo "tecnico" in un'eventuale giunta Giachetti a Roma? "Se me lo chiede, perche' no. Potrei portare il mio modestissimo contributo". Guido Bertolaso, candidato sindaco per Forza Italia, a Corriere tv spiazza tutti e ribalta il gioco della politica: "Giachetti - ha ricordato Bertolaso - era capo di gabinetto con Rutelli quando io ero commissario per il Giubileo. Ci conosciamo molto bene".

Non solo, Bertolaso nel suggerire la pax augustea agita lo spettro dell'emergenza che attende la Città Eterna: "Tra sei mesi Roma rischia di ritrovarsi in una situazione peggiore di Napoli quando me ne occupai nel 2006 e nel 2008.  Il tar - ha spiegato Bertolaso - impone alla regione Lazio di smaltire i rifiuti dentro la regione stessa. In contemperanza con quanto dice l'Europa. Non si potra' portare piu' la spazzatura fuori, come si fa oggi a Roma, dove paghiamo la tassa sui rifiuti piu' alta di tutta Italia".

"Se siamo al 35% di differenziata oggi a Roma - ha proseguito Bertolaso - possiamo stappare lo champagne. La differenziata si fa solo col porta a porta: e per farla in alcuni municipi, hanno spostato tutto il personale in quei quartieri. Col risultato che negli altri quartieri non svuotano neanche piu' i cassonetti dei rifiuti. L'Ama deve diventare un gestore che sia in grado di ricavare anche utili: e invece tutto quello che si puo' ricavare a livello dei rifiuti se lo prendono i privati". Quanto alla discarica di Malagrotta, secondo Bertolaso "e' un'altra bomba ad orologeria, se non la si bonifica: forse l'unica cosa intelligente che ha fatto Marino e' stata chiuderla. Roma ha bisogno di una discarica. Renzi nella legge di Stabilita' 2014 prevedeva che la conferenza Stato Regioni trovasse un accordo sullo smaltimento di rifiuti: l'accordo e' che Roma ampli l'impianto di Colleferro (da 80 mila a 180 mila tonnellate all'anno) e realizzi un nuovo impianto termovalorizzatore per 300 mila tonnellate. A Napoli abbiamo realizzato il termovalorizzatore di Acerra che brucia 600 mila tonnellate di rifiuti all'anno: e online abbiamo le emissioni che produce l'impianto, che sono la meta' di quanto previsto come limite dall'Europa".

"La nostra Africa, la mia Africa si chiama Roma. I problemi di questa città sono peggiori di certe situazioni che ho visto in Africa nei Paesi più depressi e abbandonati. Non ci possiamo permettere di avere quel tipo di Africa nella Capitale d'Italia. La situazione è drammatica soprattutto da un punto di vista sociale, della sicurezza e della solidità economica", ha aggiunto Bertolaso.

Non c'e' piu' tempo per un accordo Marchini-Bertolaso nella corsa a sindaco di Roma. A dirlo lo stesso Guido Bertolaso, candidato di Forza Italia. "Mi sembra difficile, stiamo preparando le liste, abbiamo predisposto la lista civica, ormai penso sia difficile un colpo di scena". Quanto alla Meloni, ha sottolineato Bertolaso, "come al solito, da medico e pratico, penso che le chiacchiere stiano a zero: se c'e' qualcuno che sta facendo un favore a Renzi, sono Meloni e Salvini, che si sono staccati dalla candidatura unitaria da loro voluta. Mi sono venuti a cercare loro in Africa per candidarmi, e poi si sono staccati. Dopo le gazebarie, dove mi hanno votato in massa, hanno cambiato idea. Se qualcuno ha cambiato strada, non e' stato certo il presidente Berlusconi. I due che sono usciti stanno facendo un favore a Giachetti, non noi. La partita comunque e' ancora giocabilissima, le cose piu' sono difficili piu' mi appassionano"

LA NOTA DI BERTOLASO. "In merito alla dichiarazione da me rilasciata nell’intervista a ‘Corriere tv’, voglio ribadire che, nonostante il clima di civiltà e rispetto con il quale si sta svolgendo questa competizione elettorale, la mia era un’espressione paradossale. Non accetterei mai, in nessun modo, un ruolo politico in una giunta di un altro candidato. Sono e resto il candidato di Silvio Berlusconi e di Forza Italia, questo è il mio campo di azione politica".
Così in una nota Guido Bertolaso, candidato sindaco di Roma, precisando quanto dichiarato nel pomeriggio durante la diretta a ‘Corriere tv’. "Il mio unico obiettivo è quello di far tornare Roma realmente capitale d’Italia e della cristianità, consentendo ai romani di vivere in sicurezza, eliminare il degrado, organizzando servizi efficienti e diminuendo le tasse e la burocrazia. Un programma e un sistema di valori che mi rendono assolutamente alternativo a tutti gli altri candidati", conclude la nota.

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