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Roma
Blockchain? La soluzione per togliere Roma dall'immobilismo e avere più fondi

Il futuro di Roma, la città eterna, passa attraverso l'innovazione e la sicurezza. Due parole chiave che possono trovare un denominatore comune: la blockchain.

Scrivere dei fasti dell’antica Roma è esercizio quasi superfluo, ma ogni tanto ci dobbiamo ricordare chi siamo stati per ritrovare la fierezza di guardare al presente e al futuro con un pizzico di lucida follia. Roma ha molte piaghe da sanare e già arrivare a poter gestire l’ordinario sarebbe una vittoria perchè abbiamo imparato che le parole “emergenze straordinarie” prevalgono su tutto travolgendo i cittadini che ogni giorno vivono molteplici disagi. Tante volte ci si domanda come si può ammodernare e rendere più efficiente Roma. La maggior parte delle volte si sente affermare “la città deve essere più smart” “abbiamo bisogno di più capitali”…

rachele mussolini fdi roma
 

La soluzione per una città più smart ed efficiente: blockchain

Una possibile risposta risiede nella parola “Blockchain” che viene definita come un registro distribuito, decentralizzato e crittografato. L’algoritmo che ne è alla base ha la funzione di tenere traccia di ogni singola transazione avvenuta al suo interno, in breve sarebbe un database di cui esistono tante copie, ognuna delle quali viene conservata e certificata da diversi nodi della rete. Il nome blockchain deriva dal fatto che questo database è formato da “una catena di blocchi°”. Questi blocchi devono essere riempiti di informazioni (dati della transazione e con chi è avvenuta) le quali saranno validate prima di chiudersi e passare al seguente blocco.

La sicurezza dei dati

Il concatenamento fa in modo che, per modificare un solo blocco sia necessario modificare anche tutti i precedenti, rendendo l’operazione impossibile, garantendo, perciò, la sicurezza e l’inalterabilità dei dati in esso contenuti. Siamo di fronte ad una tecnologia che è alla base dei Crypto asset che muovono un giro di affari di miliardi di euro e che, ad oggi, non ha fatto emergere criticità tecniche. A riguardo vista la loro potente funzione finanziaria si è aperta la questione se farle rientrare nel quadro delle sanzioni per l’attuale conflitto in Ucraina, che a proposito, notizia di questi giorni, le legalizza e così le sue banche possono aprire conti crypto.

Blockchain: attrattività e innovazione

Si possono analizzare due aspetti importanti di questa tecnologia: Il primo è l’attrattività economica e il secondo l’innovazione. La blockchain da anni ha rivoluzionato il nostro mondo introducendo concetti come decentralizzazione e immutabilità, concetti che vengono applicati in settori diversi dal mercato delle cryptovalute. Se andiamo in giro per il mondo ci sono innumerevoli città (New York, Miami, Lugano, Tokyo) e stati, come El Salvador, in cui addirittura la cryptovaluta più importante, il Bitcoin, è diventata una moneta avente corso legale (insieme al dollaro statunitense). Inoltre potrei citare casi in cui emerge l’interconnessione fra la Blockchain e il vivere quotidiano: per esempio ”l’Euro digitale” il quale, secondo le prime notizie che circolano, sarà basato su questa tecnologia o su qualcosa di molto simile.

Come beneficiare della tecnologia blockchain

Tornando alla questione romana, come si potrebbe beneficiare di quanto scritto sopra? La blockchain potrebbe comportare un beneficio per Roma e i romani in due modi:

1 Recepimento di fondi, in modo da poterli reinvestire nella città

2 Ammodernamento della macchina burocratica, con il conseguente abbattimento di costi e aumento dell’efficienza pubblica.

Recepimento di fondi

La blockchain può essere sfruttata per acquisire nuove entrate e quindi nuovi fondi per Roma. New York e Miami, per esempio, aderiscono al progetto sviluppato da CityCoins che si appoggia alla Blockchain di Bitcoin per attivare smart contract ed emettere monete dedicate alle città partecipanti.

Aumentare la partecipazione dei cittadini tramite la blockchain

L’utilizzo di una moneta virtuale di Roma può aprire a molte idee, come già accade nel mondo del calcio con il progetto Socios, dove chi possiede il “Token” di una determinata squadra di calcio, può partecipare alle decisioni delle Società. Alcuni esempi di scelte includono il design delle divise della squadra o l’aspetto esterno dell’autobus della squadra. Addirittura alcuni club hanno permesso ai tifosi di scegliere il motto della squadra e le decorazioni negli spogliatoi. I risultati di ogni sondaggio sono definitivi e nessuno può annullare la scelta effettuata dai possessori di Token. Il medesimo principio può essere adottato nelle scelte per Roma. Per esempio, cosa proiettare sul Colosseo, il design di oggetti e progetti, ecc... Tutto questo porterebbe ad avere una connessione diretta fra le persone e la città. Tanto più il Token viene utilizzato, tanto più aumenta il suo valore con benefici sulle casse comunali. Ulteriore pubblicità per la nostra Capitale che diverrebbe ancor più affascinante, mostrerebbe un lato fresco e innovativo della città,  iniziando a togliere quell’alone di immobilismo che adesso la pervade.

Le criptovalute per modernizzare Roma

Non mancano le criticità che però sono ampiamente superabili se ci sarà la volontà di intraprendere questo percorso. La catena di blocchi può regalare alla nostra città una modernità e versatilità estreme, attraverso l’ottimizzazione di numerosi servizi.

Roma come Tokyo

Roma non sarebbe la prima città ad utilizzare la blockchain per migliorare diversi progetti. La prima big city ad aver adottato la catena di blocchi è Tokyo , dove a maggio del 2018 nel distretto di Daimaruyu, un’area di 120 ettari di proprietà della Mitsubishi è stata bonificata e trasformata in una città intelligente con una fortunata combinazione di Blockchain e Internet of Things. Sono stati realizzati 106 grattaceli, 40 mila ristoranti, 90 mila negozi, 13 stazioni ferroviarie e metropolitane e 16 delle più importanti aziende del Paese hanno scelto di trasferire in quel distretto la loro sede principale. Con modalità diverse in Svezia si utilizza una startup che si chiama Croma Way che velocizza le problematiche legate al settore immobiliare tipicamente caratterizzato da burocrazia e lungaggini .

Blockchain a supporto degli agricoltori romani

Ora pensiamo a come utilizzare la Blockchain a Roma, che tra i suoi tanti primati detiene quello di essere il comune agricolo più grande di tutta Europa e mi viene subito in mente che la catena di blocchi offre alle aziende la possibilità di poter tracciare i propri prodotti lungo tutta la filiera, un vantaggio che un domani può essere esteso anche ai consumatori.

Blockchain nella pubblica amministrazione

Con Blockchain si può intervenire anche per ridurre la corruzione e rilevare l’evasione fiscale in un quadro dove la trasparenza della P.A. può davvero trarre giovamento da questa sferzata di tecnologia che appare rarefatta, ma in realtà si cala benissimo nel concreto. Questo sistema digitale ha anche un alto potenziale nella governance municipale perché è in grado di trasmettere informazioni in modo sicuro e senza intermediari e a Roma, di municipi, ce ne sono ben 15. Ogni distretto dovrebbe in modo totalmente autosufficiente erogare servizi al cittadino e con blockchain è possibile emettere documenti di identità, consultazioni referendarie, sondaggi, dove l’impiego di questa tecnologia garantisce sia affidabilità che anonimato.

Oggi tutto questo può apparire fantascienza in una città come Roma dove prima di respirare aria di intelligenza digitale si respirano i miasmi dell’immondizia che si accumula fuori dalle nostre case. Nulla però ci vieta di avere una visione più ampia e un domani, tutto questo potrà divenire reale e utile prima di quanto si possa immaginare.

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