Roma
C'è crisi, "il metodo sticazzi" raddoppia. Guida sociale di lady Ferguson Barberini
di Patrizio J. Macci
Buttate l'ombrello perché non ci piove e gettate il ferro da stiro perché il discorso non fa una piega: "Il metodo sticazzi" è l'unico che può farvi affrontare serenamente le ferie ai tempi della crisi economica. Che decidiate di andare in vacanza oppure no, questo è il volume che fa per voi "Navigare nella crisi con il metodo sticazzi" pubblicato da "Imprimatur editore". L'autore dell'ennesimo volume della serie continua a nascondersi dietro lo pseudonimo Carla Ferguson Barberini. Qualcuno ha ipotizzato che dietro si celi un "vecchio" copywriter dalle origini inglesi, qualcun altro che si tratti di uno scrittore che per tanti anni ha avuto lo studio in zona Barberini nella Capitale, altri addirittura hanno fatto il nome di Gianni Boncompagni e di Enrico Vaime.
Fatto sta che il "Metodo sticazzi" è diventato una vera e propria filosofia di vita una solida e economica, alternativa alla tariffa oraria di uno strizzacervelli, oppure a una terapia farmacologica di tipo psichiatrico: costa come due pacchetti di sigarette e non ha controindicazioni.
Sono passati quattro anni dall'uscita del primo volume, e con questo pugno di pagine l'autore toglie l'italiano medio dall'imbarazzo di barricarsi in casa come in quel film in bianco e nero di Totò per poi poter dire di essere stato a svacanzare in una località amena, sfuggendo all'occhio vigile di vicini appiccicosi e di portalettere insolenti. Con la sua lettura potrete vedere il mondo che vi circonda in maniera completamente differente, come quando non c'era la tv a colori e con la carta di una marca specifica di caramelle si poteva vedere l'ambiente circostante di colore rosso. Un po' ripetitivo, ma meglio del monotono bianco e nero.
Il capitolo "chiamare le cose con il loro (giusto) nome in inglese" da solo vale come un ombrello quando diluvia. Apprenderete, per esempio, che la ricerca di cibo o vestiti all'interno di cassonetti della spazzatura, è appellato come "dumpster diving", oppure vendere accendini abusivamente all'angolo delle strade per pagare le bollette vi trasforma automaticamente in "street-trade-operator", oppure tenere i riscaldamenti spenti in inverno è praticare un "go on a carbon diet".
Abituarsi a usare i social network per creare una identità alternativa, con fotografie e status che esaltino il vostro stile di vita, senza strafare e insospettire è un ottimo deterrente alla depressione Arrivati all'ultima pagina, si può affrontare il test per capire se si è diventati un perfetto "sticazzista" oppure se necessita una ulteriore rilettura.
Da mettere in borsa o tenere a portata di mano sul comodino, aspettando il volume conclusivo della serie del quale possiamo ipotizzare il titolo. Il raggiungimento del Nirvana assoluto, della pace interiore ed esteriore non potrà che essere "Sticazzi del metodo sticazzi".