Carceri sovraffollate, detenuti in fuga. "Misure alternative": in 550 oltre limite

Celle vecchie, sovraffollate, costose ma troppo piccole per ospitare una popolazione carceraria in crescita: solo nel lazio ci sono 550 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare che secondo gli ultimi dati conta si ferma a poco più di 5mila posti.
Sono lontanti gli standard europei di 4 metri quadri a testa di spazio e nonostante tutto ogni persona in prigione costa allo stato 140 euro al giorno, ben 2,7 miliardi di euro l'anno: tre volte quello che spendono in  Spagna, il 50% in più della Francia. L'80 per cento del budget miliardario viene però speso per la sicurezza, in personale. Solo l'8 è destinato ai detenuti, per pagare il vitto, corsi, attività o trasferimenti.

"Ma vi sono segnali che vengono anche dagli stati generali dell’Esecuzione Penale - commenta la Fns Cisl- al quale va riconosciuto il merito di aver accesso i riflettori sul sistema carcere, e che vanno nel segno di un miglioramento della qualità della vita detentiva che naturalmente si riflette anche su tutti gli operatori penitenziari. In questi mesi assisteremo pertanto ad un cambiamento epocale che oltre ad un bilanciamento delle presenze negli istituti penitenziari ed un recupero dei posti attualmente non disponibili vedrà deflazionare la popolazione detenuta all’interno dei penitenziari ma allo stesso tempo aumentare l’uscita verso l’esterno attraverso l’attivazione di iniziative d’ufficio tramite le misure alternative alla detenzione - affidamento in prova e detenzione domiciliare. Importante in questa fase sarà monitorare la ricaduta sugli uffici di Esecuzione Penale Esterna che senza risorse aggiuntive e solo con il contributo di tutte le figure presenti, compreso quello della Polizia Penitenziaria, potrebbero mettere a dura prova la riforma in atto".