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Roma
Case occupate a Roma, un danno erariale da 72 mln: indaga la Corte dei Conti
Lo Spintime

Occupazioni abusive a Roma: un danno erariale da 72 milioni. Una continua emergenza abitativa dove trova casa solo chi la occupa. Più di 13mila persone in attesa da anni di un alloggio con regolare richiesta. Una vera e propria bomba sociale su cui ora arriva i faro della Corte dei Conti che ha aperto un'inchiesta sulle.

A far partire il meccanismo di vigilanza un esposto di Fabrizio Santori della Lega in Campidoglio che ha denunciato come nelle casse capitoline in 10 anni non siano entrati circa 700 milioni di euro a causa di mancati introiti sugli immobili.

Situazione esplosiva

Una situazione esplosiva che rischia di far saltare il sistema da equilistri portato avanti per anni. La situazione degli edifici occupati a Roma è un girone infernale e, mentre il Comune deve ancora liberare 92 immobili che rappresentano sia un costo che un mancato introito, ci sono circa 22 milioni di euro di multe inflitte agli abusivi che non si riescono a recuperare. Una roba da far drizzare i capelli e mandare in crisi il sistema di entrate capitolino.

Le case a chi occupa

A complicare una situazione al limite della legge (per usare un eufemismo) ci sono anche le assegnazioni delle case popolari: su 350 alloggi assegnati negli ultimi 5 mesi, 210 sono stati destinati ad occupanti abusivi. Una situazione che si verifica anche per la decisione della giunta Gualtieri di aumentare al 35% la quota degli alloggi di riserva delle case popolari per gli abusivi. Tradotto: chi occupa ha prima casa. Tra i casi più eclatanti c'è l'ex deposito dell'Aeronautica militare di via del Porto Fluviale: un'occupazione storica che va avanti dal 2003 e sulla quale il Campidoglio ha stanziato più di due milioni di euro per mettere in sicurezza e creare alloggi "regolari" agli occupanti (per lo più stranieri): oggi gli occupanti sono stati regolarizzati ed hanno un regolare contratto. 

Affitti e utenze

Tornando alla Corte dei Conti il Focus su i magistrati contabili stanno indagando è proprio il mancato introito che interi stabili non generano, creando un disagio sociale nei quartieri e uno squilibrio delle entrate. Al momento gli stabili pubblici occupati a Roma sono 40, mentri i privati salgono a 53. Dal Governo arrivano pressioni anche in Prefettura per accelerare gli sgomberi che, però, sono fermi al palo. Solo operazioni spot e di facciata per liberare poche unità abitative in quartieri simbolo come Tor Bella Monaca o Ostia. Il resto? E' un continuo lasciar correre. Nel computo dei magistrati non ci sono solo i mancati introiti degli affitti ma anche le spese per coprire le utenze (luce e gas) alla cui rete spesso si arriva con allacci abusivi. Un conto davvero troppo alto.







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