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Roma
Caso Palamara, Csm contro Tar: impugnato l'annullamento su nomina Prestipino

Ancora strascichi del caso Palamara. Il Csm ha impugnato la sentenza con cui il Tar del Lazio, lo scorso 16 febbraio, ha annullato la delibera con cui, un anno fa, Palazzo dei Marescialli aveva nominato Michele Prestipino procuratore capo di Roma.

Nella riunione di stamane, il plenum ha approvato a maggioranza la delibera proposta dalla Terza Commissione con cui si invita l'Avvocatura generale a presentare ricorso davanti al Consiglio di Stato, chiedendo anche la sospensione cautelare del provvedimento del Tar. 

A sentire Palazzo dei Marescialli, in particolare, la sentenza del Tar pronunciata sul ricorso proposto dal Procuratore generale di Firenze Marcello Viola è "erronea, illogica e contraddittoria". I voti favorevoli alla presentazione del ricorso al Consiglio di Stato sono stati 13 (tutti i togati dei gruppi Area e di Unicost, i vertici della Cassazione Curzio e Salvi, il laico Benedetti, i togati di A&I Marra e Pepe, il togato indipendente Celentano), mentre 6 - i togati Di Matteo (indipendente) e D'Amato (Magistratura indipendente), i laici Lanzi, Basile e Cavanna - hanno votato contro. Gli astenuti sono stati 5: i laici Gigliotti e Cerabona e i togati Ardita (A&I), Micchichè e Braggion (Magistratura Indipendente).

Procura di Roma, il Tar del Lazio ferma Prestipino. E' la coda del caso Palamara

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