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Roma
Clan Spada è mafia, chiesta la conferma in appello: sentenza a fine novembre

La conferma dei tre ergastoli e del riconoscimento dell'associazione a delinquere di stampo mafioso è stata chiesta dal sostituto procuratore generale Francesco Mollace nella prima giornata di requisitoria nel processo d'appello al clan Spada di Ostia.

Il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto in particolare di confermare la condanna al carcere a vita attribuita in primo grado a Carmine Spada, detto Romoletto, a Roberto Spada, già condannato in via definitiva per l'aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi, e a Ottavio Spada, detto Marco. La requisitoria sarà completata alla prossima udienza del 17 novembre, quando la parola passerà poi alle parti civili e ai difensori degli imputati.

Il processo di primo grado si era chiuso il 24 settembre 2019 con 17 condanne e 7 assoluzioni per un totale di 147 anni di carcere. Oltre ai tre ergastoli, erano stati condannati a 16 anni di carcere Ottavio Spada, detto Maciste, a 9 anni Nando De Silvio, detto Focanera, mentre Ruben Alvez del Puerto, anche lui coinvolto nell'aggressione a Piervincenzi, era stato condannato a 10 anni di reclusione. Assolti invece Armando Spada, Enrico Spada, Roberto Spada detto Zibba, Francesco De Silvio, Sami Serour, Stefano De Dominicis e Roberto Sassi.

Tra i reati contestati, a seconda della singole posizioni, anche l'omicidio, l'estorsione e l'usura.

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