Roma
Clima: scatta il codice rosso. A Roma arriva l'orso bianco

Dal Lungotevere a Trastevere, tra le bancarelle di piazza San Cosimato, e poi davanti al Colosseo e di fronte ai palazzi della politica su via del Corso: una visione surreale quella di un orso che ieri è apparso ed è stato fotografato in diverse zone di Roma. Sembrava proprio vero, in realtà era un costume teatrale animato da due attivisti di Greenpeace. L'iniziativa è stata realizzata in concomitanza con le giornate decisive del vertice di Parigi, dove i leader mondiali sono chiamati a sottoscrivere un accordo che possa fermare la febbre del Pianeta.
"Il riscaldamento globale non mette a rischio solo gli orsi polari, ma anche la sopravvivenza di milioni di persone” spiega Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. “Gli impatti dei mutamenti climatici si manifestano già oggi ovunque, e in Italia prendono la forma di alluvioni, siccità e altri fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti e violenti. Condividiamo lo stesso destino degli orsi polari, perché i cambiamenti climatici hanno ripercussioni sull’intero Pianeta, la nostra casa comune".
"I leader mondiali hanno la responsabilità di trovare un accordo per limitare i gas serra e scongiurare una catastrofe climatica. L’unico modo di riuscirci è abbandonare completamente i combustibili fossili entro il 2050 e accelerare la transizione già in corso verso un futuro energetico 100% rinnovabile. Il tempo delle ambiguità è finito: anche il governo Renzi deve cambiare rotta smettendo di incentivare le vecchie e inquinanti fonti fossili. Ne va del futuro di tutti noi. È questo che l’orso Paula è venuto a dirci" spiega ancora Iacobini.