Roma
"Contiguità politiche ed elettorali". La Cassazione non ha dubbi, Mafia Capitale è un'associazione mafiosa
Quella che emerge dagli atti dell'inchiesta su Mafia Capitale è un'associazione di stampo mafioso. Ne è convinta la sesta sezione penale della Cassazione, come si evidenzia nelle motivazioni delle sentenze, depositate, con cui il 10 aprile scorso vennero rigettati i principali ricorsi di numerosi personaggi coinvolti nell'indagine, tra cui Salvatore Buzzi.
"Ai fini della configurabilità del reato di associazione per delinquere di stampo mafioso - scrive la Suprema Corte - la forza intimidatrice espressa dal vincolo associativo dalla quale derivano assoggettamento ed omertà puo' essere diretta tanto a minacciare la vita o l'incolumità personale, quanto, anche o soltanto, le essenziali condizioni esistenziali, economiche o lavorative di specifiche categorie di soggetti".
Per i giudici di piazza Cavour, che affermano nelle sentenze un nuovo principio di diritto, "ferma restando una riserva di violenza nel patrimonio associativo, tale forza intimidatrice può venire acquisita con la creazione di una struttura organizzativa che, in virtù di contiguità politiche ed elettorali, con l'uso di prevaricazioni e con una sistemica attività corruttiva, esercita condizionamenti diffusi nell'assegnazione di appalti, nel rilascio di concessioni, nel controllo di settori di attività di enti pubblici o di aziende parimenti pubbliche, tanto da determinare - si spiega nelle sentenze - un sostanziale annullamento della concorrenza o di nuove iniziative da parte di chi non aderisca o non sia contiguo al sodalizio".
CARMINATI IL DOMINUS. La sesta sezione penale della Cassazione, nelle sentenze con cui convalida l'impianto accusatorio della Procura di Roma per l'indagine Mafia Capitale scive: "Una complessa organizzazione" definita "a raggiera" o "a reticolo" al cui "vertice e' stato individuato Massimo Carminati". . I giudici di 'Palazzaccio' parlano di "articolazioni settoriali", "non rigidamente suddivise" ma "connotate da numerose interconnessioni fra le diverse aree di intervento e i vari sodali che ne hanno preso parte e sostanzialmente unificate dalla preminente figura di Carminati".