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Roma
Coronavirus: a Roma chi ha l'hobby di orto e galline ora può uscire di casa

Coronavirus: andare a correre oltre i 200 metri da casa è vietato ma se avete un piccolo orto o due galline anche fuori dal Comune di residenza, c'è il via libera. Con tanto di benedizione della Regione Lazio e di Nicola Zingaretti che ha firmato una speciale ordinanza, ispirata dal leghista Pasquale Ciacciarelli, che autorizza chi coltiva o alleva animali da cortile a uscire.

Nella selva di ordinanze regionali che vanno ognuna per conto loro, quella firmata nel lazio da Nicola Zingaretti è un capolavoro di fantasia ed equilibrismo. All'origine del permesso speciali di cui godono coloro che hanno un piccolo terreno dove coltivano fragole, mettono a dimora pomodori oppure hanno un coniglio o anche una papera ma che non sono “agricoltori” veri ma semplici appassionati, c'è l'infaticabile attività del consigliere regionale della Lega di Salvini che, quando non riunisce la commissione Cultura per approvare il fondo “salva sagre e feste di Paese” per l'estate 2020, mostra una straordinaria sensibilità verso gli hobbisti della terra. E così la sua lettera con la quale evidenzia il valore degli uliveti terrazzati di Vallecorsa (provincia di Frosinone e feudo elettorale del Ciacciarelli), la preghiera per salvare conigli e papere allevati per dare una scossa adrenalinica alla routine quotidiana, nel meraviglio mondo di Nicola Zingaretti, diventa un'ordinanza.

Sia chiaro: non si tratta di allevamento o coltivazioni vere ma come la “preghiera Ciacciarelli” chiarisce e l'ordinanza regionale stabilisce, di un vero hobby paragonabile al bricolage, al volo coi droni o al restauro amatoriale dei mobili vecchi e “pertanto ritengo non più rinviabile – scrive Ciacciarelli – anche alla luce dei dati incoraggianti delle ultime settimane sulla diminuzione dell'aumento dei contagi (un ossimoro leghista-ciociaro da far venire i brividi), una deroga relativa agli spostamenti tra comuni per permettere ai possessori di terreni di tornare a pulirli, a coltivare i propri orti e non gettare alle ortiche i frutti del proprio lavoro”. Anzi, il pericolo di gettare alle ortiche animali, piante e frutti, viene innalzato da Ciacciarelli come un dramma linguistico di primissimo ordine, tanto da essere ripetuto ben due volte per agevolare la comprensione del rischio letale di finire tra le piante infestanti e pungersi.

Ciacciarelli detta la linea e la Regione traduce in italiano con un'ordinanza surreale, nella quale specifica che l'hobby e la deroga interessano un solo componente del nucleo familiare e per una volta al giorno e che se il terreno che ospita piante e futuri raccolti nonché animali è fuori dal Comune di residenza, basterà esibire un cesto e una zappa, per poter circolare.

orti urbani lettera ciacciarelli
 

Per chi abita in città l'ordinanza Lega-Pd apre scenari fantastici. Chi vuole uscire una volta al giorno, deve affittare 5 metri quadri in una delle cooperative che gestiscono orti urbani e andare ogni giorno a salutare il primo raggio di sole che colpirà le piantine di pomodori e innaffiarle con l'acqua custodita negli orribili serbatoi di plastica azzurra che hanno devastato più delle antenne 5G la campagna romana e i terreni accanto ai fossi naturali.

Così per far contento Ciacciarelli e la sua fobia per le ortiche, scatta il via libera tutti. A condizione di essere veri appassionati di agricoltura e allevamento amatoriale. Il capolavoro è servito. Resta solo da chiarire cosa bisogna scrivere sull'autodichiarazione da presentare alla forze dell'ordine.

La comunicazione della Regione Lazio

La Regione Lazio ha emanato l’ordinanza che autorizza gli spostamenti, all’interno del proprio comune o verso comune limitrofo, per lo svolgimento in forma amatoriale di attività agricole e la conduzione di allevamenti di animali da cortile, sempre esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dai Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID – 19. Le attività di coltivazione del fondo agricolo sono da considerarsi essenziali e di assoluta urgenza e necessità, in tema di rischio idrogeologico e di incendi boschivi, entrambi fortemente correlati alla corretta gestione dei fondi agricoli, anche in forma amatoriale. Inoltre, l’attività di coltivazione agricola e di tutela degli animali da cortile allevati è da considerarsi essenziale, anche se svolta a livello amatoriale, perché i prodotti ricavati sono destinati all’autoconsumo familiare. L’ordinanza regionale permette lo spostamento: per non più di una volta al giorno; di un solo componente del nucleo familiare; limitatamente agli interventi necessari alla tutela delle produzioni vegetali e degli animali da cortile allevati, consistenti nelle indispensabili operazioni colturali che la stagione impone, ovvero per accudire gli animali allevati. Sono escluse dall’applicazione dell’ordinanza le zone rosse regionali.

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