Dal Vittoriano a Porta San Paolo: Roma celebra il 25 aprile - Affaritaliani.it

Roma

Dal Vittoriano a Porta San Paolo: Roma celebra il 25 aprile

Assente la Brigata Ebraica

La deposizione di una corona di fiori al monumento del milite ignoto all'Altare della Patria da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato il via alle cerimonie celebrative del 71° anniversario della liberazione d'Italia dai nazifascisti, avvenuta il 25 aprile del 1945.
Presenti alla cerimonia anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il vicepresidente della Camera, Simone Baldelli, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il commissario straordinario di Roma, Francesco Paolo Tronca, il prefetto capitolino, Franco Gabrielli e il presidente d'aula del Consiglio regionale, Daniele Leodori.

Dal Colosseo a Porta San Paolo si è mosso il corteo organizzato dall'associazione nazionale partigiani: a guidare la marcia il gonfalone dell'Anpi Lazio. Presenti tra le altre le bandiere tricolori dell'Anpi, quelle dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, oltre a quelle di Emergency, quelle palestinesi, con diversi manifestanti che indossano kefie, e dei curdi.
Srotolato, dai muraglioni su via di San Gregorio, accompagnato da fumogeni, uno striscione che raffigura un partigiano e la scritta "La libertà forgiata nel coraggio partigiano". Il corteo, a cui hanno partecipato fra le 3.000 e le 4.000 persone, secondo gli organizzatori, snodatosi lungo via di San Gregorio, Circo Massimo, viale Aventino, è approdato infine, tra i canti di "Bella ciao" e "Fischia il vento", e il grido "Ora e sempre resistenza!", a piazzale Ostiense, al palco allestito davanti Porta San Paolo. Presente in piazza anche il candidato sindaco di Roma Stefano Fassina (Si).

Assenti alla manifestazione, come già annunciato, la Brigata ebraica e l'Aned, associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti. I giovani ebrei romani hanno invece srotolato al Colosseo una mega bandiera della Brigata ebraica. Il gesto in ricordo e in ringraziamento della gloriosa Brigata e del suo contributo alla lotta contro il nazifascimo e per manifestare il dissenso contro la presenza nel corteo di oggi di centri sociali e associazioni filo-palestinesi, considerate anti-israeliane se non antisemite.