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Roma
Dopo Miami e Shanghai i corpi nudi giganti di Rabarama tornano a casa

Dopo Shanghai, Miami, Parigi, Rabarama torna a casa con i suoi corpi giganteschi.

Memento, ricordati! è il titolo dell'esposizione personale di Rabarama, artista che torna nella sua città natale, Roma, con una mostra dal 9 settembre al 4 ottobre in una location unica: lo Stadio di Domiziano, sito archeologico sottostante piazza Navona e patrimonio Unesco.

Con il suo ritorno alle origini, Paola Epifani, in arte Rabarama, propone al pubblico un numero importante di sculture e tele anche di grandi dimensioni tra le più significative, in un percorso che va dall'inizio della sua ricerca artistica all'attuale momento creativo.

Riconosciuta a livello internazionale, quest'artista italiana nata nel 1969 e diplomata a pieni voti all'Accademia di Belle Arti a Venezia, può vantare esposizioni nelle più belle capitali mondiali dell'arte, quali Firenze, Parigi, Shanghai e Miami.

Ideata e curata da Canova, società specializzata in art advisory, editoria d'arte, organizzazione e gestione di grandi mostre ed eventi culturali, Memento desidera volutamente condurci indietro nel tempo.

L'esibizione ricorda a ognuno le sue radici, il suo passato, per poter capire chi si è diventati adesso e poter determinare il proprio futuro. Il richiamo al latino si collega direttamente con la presenza di queste creature multicolore in un luogo dove i resti di antiche vestigia romane riconducono il fruitore della mostra indietro nel tempo, spingendolo a intraprendere un percorso di scoperta delle origini.

L'arte di Rabarama è` resa unica dal connubio di scultura classica, che ritrae l'essere umano in pose a volte riflessive, altre volte protese nello spazio circostante, con la peculiarità della pelle incisa e colorata. I simboli sono anch'essi un percorso di conoscenza e ricerca, che l'artista ha sviluppato lungo tutta la sua carriera: i puzzle, i nidi d'ape e le lettere si collegano alla genetica e alla concezione dell'uomo come computer biologico, il cui percorso è già predestinato.

Con lo studio di antiche filosofie orientali, Rabarama individua la possibilità per ognuno di noi di scegliere il proprio cammino, che conduca all'auto consapevolezza e a una maggiore comprensione, oltre che di se` stessi, anche dell'universo intorno a noi, con il quale ci relazioniamo in un continuo scambio di energie. Grazie a Canova, lo

Stadio di Domiziano e i suoi reperti vengono in contatto con l'arte contemporanea, instaurando un dialogo che va oltre il mero confronto tra queste due realtà; la bellezza ci unisce ed è` capace di trasportarci attraverso i tempi, muovendo le nostre menti e il nostro spirito a una profonda riflessione. Le creature di Rabarama si calano all'interno di questi spazi quasi fossero 'extraterrestri primordiali' suggerendo allo spettatore una continuità di dialogo fra passato e futuro, oltre lo spazio e il tempo.

Vernissage, solo su invito, sabato 8 settembre, alle ore 19. Le opere di Rabarama saranno visibili al pubblico dal 9 settembre al 4 ottobre presso lo Stadio di Domiziano in via di Tor Sanguigna 3, a Roma, durante gli orari di apertura del museo, dalle 10 alle 19.

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