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Roma
"E' morto Roberto Pruzzo": tutta Roma sotto choc. Ma è una fake news
Bomber Roberto Pruzzo

"Roberto Pruzzo è morto" e Roma finisce sotto choc: ma è fortunatamente un fake news. In pochi minuti la notizia falsa della morte bomber giallorosso ha fatto il giro della città. Messaggi, chat, gruppi: tutti a chiedersi se fosse vero.

"Occhio e croce non mi pare, sono vivo e vegeto.....mi hanno allungato la vita!", dice al telefono. 

Psicosi in città

Ma la psicosi in città è stata forte. Roba da lutto stretto. Già, perché il Bomber è uno di famiglia per i romanisti. Uno amato più della fidanzata, della moglie e venerato come Padre Pio. I suoi gol sono scolpiti nella storia di un romanismo di cuore. I suoi colpi di testa, più forti del cannone del Gianicolo hanno fatto sognare gerenazioni di giallorossi. Per fortuna era una cazzata, una delle tante che aumentano a mo' di valanga sulle nevi: Pruzzo è vivo e tifa insieme a noi.

La storia

Dieci anni in giallorosso, 106 reti in 240 presenze, Roberto Pruzzo è stato uno dei bomber più prolifici della storia della Roma e tra i più amati dalla tifoseria. Arriva nella Capitale nell’estate del 1978 dopo essere diventato capocannoniere della Serie B con il Genoa. Con la maglia della Roma si laurea per ben tre volte capocannoniere della Serie A, conquista quattro Coppe Italia e lo Scudetto nel 1982-1983.

Il retroscena

A creare la fake news, probabilmente, è stato un articolo del quotidiano il Romanista che, a causa di un titolo fuorviante, ha creato il corto circuito: l'articolo incriminato era quello per la morte di Alberto Mandolesi, una voce storica delle radio giallorosse di Roma. Un radiocronista che era un'icona per i tifosi: Pruzzo ha voluto commentare la sua morte e per la titolazione i tifosi hanno creduto che il morto fosse proprio l'attaccante. Tranquilli il Bomber è in piena salute (ora i suoi scongiuri sono consentiti). Non ci resta che chiudere con un coro storico: "Laudato sii, Roberto Pruzzo!". Cento di questi giorni Bomber!







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