Elezioni Lazio 2018, l'esercito di Salvini marcia schierato per Parisi. I nomi - Affaritaliani.it

Roma

Elezioni Lazio 2018, l'esercito di Salvini marcia schierato per Parisi. I nomi

Voto nel Lazio, la terza tappa del viaggio nelle liste di centrodestra pro Parisi

di Er Cavaliere Nero

Elezioni politoche 2018, l'esercito di Salvini pronto a marciare sulla capitale, guida le truppe l'ex alemanniana Barbara Saltamartini. Nella “quarta gamba” del centrodestra, quella dell'ex Udc ora Noi con l'Italia, spicca il nome di Pietro Sbardella. Ecco chi c'è in corsa.

 

Tra gli scudocrociati capeggiati da Luciano Ciocchetti, storico esponente centrista, ma da sempre con piu’ di un occhio a destra e peraltro sfidante del Premier Gentiloni nel collegio uninominale 1 di Roma, spiccano essenzialmente tre candidati. Il capolista e’ Pietro Sbardella, consigliere uscente e da sempre uomo forte di Ciocchetti. Si era mormorato, forse malignamente, di un suo passaggio last second in Forza Italia, ma di fatto e’ poi sceso in campo con Noi con l’Italia e si contendera’ il primato con Massimiliano Maselli e Giovanni Libanori. Il primo con un passato gia’ alla Pisana dal 2005 al 2010, poi una serie di incarichi tra cui spicca il cda dell’agenzia regionale Sviluppo Lazio, il secondo forte in provincia, anche come consigliere metropolitano di Roma Capitale. La corsa e’ quindi a tre, ma tutto dipendera’ da quanti ne entreranno.

E veniamo a Noi con Salvini, ribattezzato nel Lazio, ‘Noi con Saltamartini’. Gia’, perche’ l’ex alemanniana e poi alfaniana, ha sbaragliato tutti e dettato ogni regola sul territorio, sia alle politiche che alle regionali. Forte infatti del suo stretto rapporto con Giancarlo Giorgetti, vero mentore della Lega Nord, ha di fatto sostituito il capo dei senatori leghisti Gian Marco Centinaio di Pavia, che nel passato aveva gettato le basi leghiste su Roma, e ora si appresta a raccoglierne i copiosi frutti. Dopo aver collocato il suo fedele Francesco Zicchieri da Terracina, peraltro molto vicino all’addetto stampa di Matteo Salvini, a coordinatore regionale, ha spartito con lui i due sicuri collegi laziali e piazzato i suoi fedelissimi nei restanti posti disponibili nella coalizione, riservandosi ovviamente piu’ di qualche paracadute nel proporzionale. Per le regionali i leghisti ‘de noantri’ schierano comunque come capolista, Enrico Cavallari, gia’ assessore della giunta di Gianni Alemanno e marito della ex parlamentare ‘dell’utriana’ Barbara Mannucci, anche lei candidata alla Camera in un difficile, ma tutt’altro che impossibile collegio di Roma Est.

Nella lista pero’ spiccano altri due mastini. L’ex gramaziano Andrea Liburdi, uomo vicino all’ex marito della Saltamartini, il consigliere regionale Pietro Di Paolantonio, che non si e’ pero’ ricandidato. Liburdi, primo dei non eletti al Municipio II di Roma sta girando a tappeto il territorio a braccetto con l’ex sindaco Alemanno, da poco entrato nelle file salviniane. Gli scommettitori danno pero’ come assoluto favorito Daniele Giannini, gia’ presidente del Municipio XIII, ove e’ stato rieletto consigliere di minoranza a furor di preferenze con una sua lista civica, presentata contro la candidatura a presidente, sconfitto dai grillini alle ultime amministrative, dello stesso Enrico Cavallari. Abile mossa di recupero, anche questa, dell’amazzone Saltamartini, alla quale spetta ora invertire la rotta di marcia dopo le deludenti elezioni a Ostia, dove Noi con Salvini non ha ottenuto nessun seggio.

Va infine registrato il passo indietro di uno dei candidati, il consigliere di Nemi ed ex fiammista Stefano Tersigni, il quale ha annunciato a mezzo stampa di non fare piu’ campagna elettorale. Ennesimo capitolo dei tanti mal di pancia in seno alla Lega laziale, che hanno causato passi indietro e guerre intestine, ma che non impediranno pero’ alla Saltamartini di diventare padrona assoluta della Lega a Roma e nel Lazio.