Estetica della vagina: in Vaticano si studia. Estensione del Punto G e lifting genitale

Sarà la Città del Vaticano a fare da cornice al primo congresso mondiale della società europea di estetica ginecologica il 20 e 21 aprile. Il gota dalle chirurgia estetica vaginale a due passi dalla residenza di Papa Francesco, anzi, per gli iscritti sono previsti eventi sociali nella Città del Vaticano con la possibilità di una visita speciale dei giardini e di raggiungere luoghi nei quali solo pochi vip hanno l’opportunità di entrare, cappelle private e giardini vaticani inclusi.
Una “pax” tra sacro e profano visto che i dibattiti e i temi del convegno avranno per minimo comune denominatore una bellezza femminile quanto più celata. Durante i lavori infatti saranno esaminate le tecniche di chirurgia ricostruttiva e estetica vaginale con dibattiti e confronti tra gli esperti sulle loro tecniche ed esperienze. Il programma scientifico comprenderà oltre 25 lezioni in cui verranno affrontati i temi più disparati dalla chirurgia plastica delle grandi e piccole labbra, la labioplastica, il lifting del clitoride, la lipolisi nell’area genitale, l’estensione del Punto-G, l’imenoplastica, lo sbiancamento della vulva, la mutilazione degli organi genitali femminili, i trattamenti di ringiovanimento vaginale e per l’incontinenza urinaria.
Ad ospitare il congresso sarà un hotel proprio su via della Conciliazione mentre sono previste cene di gala ed altri eventi esclusivi per i professionisti che si accrediteranno all'evento organizzato dalla Società Europea di estetica ginecologica (Esag). Nella brouchure dell'evento si leggo inoltre i prezzi di accreditamento che sfiorano le mille euro a testa. Iscritti a parlare oltre una quarantina di luminari di una branca della medicina che sta riscontrando un vero e proprio boom.
L'aspetto dei genitali femminili, e l'eventuale ritocco non è più infatti un tabù. Seppure in ritardo rispetto agli Stati Uniti, anche in Italia si sta diffondendo una maggiore consapevolezza intorno al benessere delle parti intime, al loro invecchiamento e alle soluzioni chirurgiche. Negli ultimi tre anni la richiesta di interventi nell’area genitale femminile ha visto un incremento del 13% in Italia, negli Stati Uniti le percentuali sfiorano il 50%.