Evadono da Rebibbia calandosi con le lenzuola
Due detenuti romeni sono stati catturati a Tivoli dopo essere evasi dal Carcere di Rebibbia. I due erano ristretti nel Padiglione 12 del carcere romano e sono fuggiti nel più classico dei modi, calandosi con delle lenzuola dalla finestra della cella.
Maurizio Somma, segretario regionale per il Lazio del Sappe, avverte che "si tratta di due delinquenti molto pericolosi, pluriomicidi". Il sindacalista puntualizza che "sono fuggiti in direzione via Tiburtina e sono immediatamente iniziate le ricerche di Polizia Penitenziaria e altre Forze di Polizia per catturare i due uomini".
Somma sottolinea: "Le carceri sono più sicure assumendo gli Agenti di Polizia Penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi per far funzionare i sistemi antiscavalcamento, potenziando i livelli di sicurezza delle carceri: non è un caso che proprio i sistemi di sicurezza del carcere di Roma Rebibbia sono fuori uso da tempo". Incalza Donato Capece, segretario generale del Sappe: "Altro che la vigilanza dinamica, che vorrebbe meno ore i detenuti in cella senza però fare alcunché. Al superamento del concetto dello spazio di perimetrazione della cella e alla maggiore apertura per i detenuti deve associarsi la necessità che questi svolgano attività lavorativa e che il personale di Polizia Penitenziaria sia esentato da responsabilità derivanti da un servizio svolto in modo dinamico, che vuol dire porre in capo a un solo poliziotto quello che oggi fanno quattro o più agenti, a tutto discapito della sicurezza. Le idee e i progetti dell'Amministrazione Penitenziaria, in questa direzione, si confermano ogni giorno di più fallimentari e sbagliati", sostiene Capece.