Roma
Fiumicino, il Comune dice no al raddoppio dell'aeroporto: “Improponibile”
Parere negativo sui 1300 ettari extra richiesti dal piano Enac, entro maggio il verdetto
Il Comune di Fiumicino boccia il Piano Enac, il sindaco Montino dice “no” al raddoppio dell'aeroporto Leonardo da Vinci.
All'indomani della presentazione del piano Enac, arriva la forte bocciatura del Sindaco di Fiumicino. Un secco “no” al raddoppio del seminato dell'aeroporto Leonardo Da Vinci, secondo quanto invece richiesto dal Masterplan. Dal primo cittadino arriva infatti una la richiesta di una soluzione diversa, che non preveda i 1300 ettari di estensione. Nonostante l'introduzione di una tappa intermedia, quindi, Esterino Montino annuncia entro maggio nuove valutazioni: “Dopo Pasqua cominceremo a lavorare sulle osservazioni di merito riguardo il Piano Enac. È nostra intenzione portarle in aula consiliare prima della scadenza di fine maggio, così che tutti siano informati e coinvolti sulla nostra posizione in merito a un tema estremamente sentito. La richiesta di pubblicazione del piano – aggiunge il sindaco – per l’ottenimento della Via (Valutazione di impatto ambientale), voluta da Enac e che per obbligo di legge il Comune di Fiumicino ha dovuto pubblicare, ci ha colti di sorpresa. Inserire il masterplan, in un quadro che rimane invariato, ovvero quello del 2044 con il raddoppio del sedime, resta inaccettabile per noi. E Enac conosceva perfettamente le nostre posizioni, dichiarate fin dal nostro insediamento. Sono due le osservazioni principali che il Comune di Fiumicino e la Regione, presenteranno. La prima riguarda la richiesta di VAS: visto che la Valutazione Strategica viene chiesta tutti i giorni per le opere anche minori dei comuni, non riteniamo che questo masterplan possa non essere asseverato alla VAS; la seconda osservazione riguarda il nuovo step 2030. È questa la vera novità del Masterplan, ovvero l’introduzione di una nuova tappa intermedia, fissata proprio al 2030. Ma la nuova aerostazione, posizionata nella zona nord dell’area aeroportuale, dimostra che il quadro di riferimento del 2044 e i 1300 ettari di estensione, non sono cambiati. Questa posizione era, rimane e resterà inaccettabile. Non c’è nessuna posizione pregiudiziale alla razionalizzazione e crescita del Leonardo da Vinci, ma ribadiamo però che ciò avvenga senza consumo di suolo. Siamo per una discussione vera. Chiediamo rispetto. Chiediamo che ci si ascolti. Le migliori soluzioni sono quelle condivise”.