Roma
Gay Pride, parata infuocata: i Vigili del Fuoco sfilano. Ma senza permessi
Scendono di nuovo in piazza i Vigili del Fuoco dell'Usb, nonostante le polemiche dello scorso giugno
Anche quest'anno i Vigili del Fuoco sfileranno alla parata del Gay Pride di Roma del prossimo giugno. L'Usb VVF ha dato l'annuncio: “Ci saremo”.
Nonostante le polemiche dello scorso anno, sorte dopo che uno dei pompieri romani aveva marciato nella sfilata arcobaleno vestito con la divisa d'ordinanza, l'Unione Sindacale dei Vigili del Fuoco ha deciso di non mancare.
“In un clima politico fortemente incerto e instabile è necessario che le forze sociali e democratiche del nostro Paese intraprendano un comune percorso di azione, riaffermando con forza il valore dell’intersezionalità delle lotte. È quindi motivo di soddisfazione e di orgoglio – afferma Sebastiano Secci, portavoce del Roma Pride – avere anche quest’anno il supporto di una componente così importante del Corpo dei Vigili del Fuoco, perché dimostra quanto i valori del Pride superino i confini della comunità LGBT+, per diventare di tutte e tutti”.
A settembre dello scorso anno, i sindacati avevano raccolto 50mila firme per chiedere all'allora ministro Marco Minniti di bloccare le misure disciplinari a carico del collega vigile del fuoco. A Costantino Saporito era stato contestato di aver “esposto a pubblico ludibrio” l'uniforme, sfilando senza essere stato autorizzato.
E anche quest'anno i Vigili del Fuoco dell'Usb si muoveranno senza autorizzazioni. “Ci dispiace che il dipartimento a cui abbiamo scritto una nota ufficiale diversi mesi fa ancora non ci abbia dato una risposta ma è tempo di lottare perché le cose cambino: la resistenza è lotta”, ha dichiarato Costantino Saporito, Coordinatore nazionale USB VVF.
“Usb Vigili del Fuoco sarà presente e si unirà alla Brigata Arcobaleno. Ormai per noi è impossibile mancare ad un evento che fa della nostra storia. Non si possono avere diritti nei luoghi di lavoro senza i diritti della persona così come non si può pensare che i diritti della persona si fermino sulla soglia del luogo di lavoro – ha continuato Saporito - Siamo ancora lontani da una vera società libera basata sulla libertà dell'individuo. Di contro siamo ancora immersi in una società dove il diverso fa paura e l'immigrato è visto come un nemico ed è per questo che riaffiorano la xenofobia e i fascismi”, ha concluso.