A- A+
Roma
Il Comune di Roma acquista case popolari già occupate. L'Inps fa lo sconto
Occupazioni abusive

Il Comune di Roma dà il via libera all'acquisto di 199 appartamenti dell'Inps, anche se ben 7 sono occupate e in aula Giulio Cesare scoppia la bufera.

Si tratta di case che l’assessorato alle Politiche abitative acquista per lo scorrimento delle graduatorie per la casa popolare ancora ferme al bando del 2012. In particolare, i 199 immobili oggetto del provvedimento si trovano nelle zone di Magliana, Torrino e Don Bosco, di cui 120 residenziali, 18 in categoria C2 (cantine) e 61 in C6 (garage/posti auto). Gli immobili si trovano Via Drangoncello, Via Petra, Via Impruneta, Via Flavio Stilicone, Via Calpurnio Fiamma, Via Ponzio Comino, Via Lucio Mummio e l’operazione messa in campo dal comune vale circa 15,6 milioni di euro.

Ok al provvedimento con 25 voti favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti. Voto contrario da Italia Viva, Forza Italia-Udc, Azione, e Lega, astenuti Fratelli d’Italia e Lista Civica Raggi.

Le opposizioni alzano la voce

Il capogruppo della Lega, Santori, per cercare di bloccare il dibattito ha presentato 10 mila ordini del giorno, tutti dichiarati inammissibili, mentre il capogruppo Udc-Fi, Marco di Stefano ha spiegato: “Avrei voluto votare a favore perché si da una risposta a famiglie in graduatoria che aspettano da anni una casa dignitosa, ma il voto contrario della maggioranza ai miei odg che chiedevano di acquistare gli appartamenti dopo che l’INPS avesse liberato gli immobili occupati abusivamente sono stati respinti”.

"L'idea di acquistare immobili - ha aggiunto il capogruppo FdI, Federico Rocca - nasce da una mia idea presentata nel dicembre del 2021 con l'auspicio che era meglio puntare sull'invenduto piuttosto che su nuove costruzioni. Ci siamo astenuti perché 7 immobili sono occupati e se dobbiamo dare risposte alla graduatorie, gli immobili vanno acquistati liberi, solo così saranno disponibili subito. L'obiettivo è condivisibile ma se passa l0axcuisto di case occupate ci vuole poco ad acquistare palazzi occupati”.

“Scriviamo davvero una pagina importante nella storia politica e amministrativa di Roma Capitale - ha detto l’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative Tobia Zevi - Roma Capitale per la prima volta dopo decenni torna a investire su nuove case popolari e lo fa in modo innovativo rispetto al passato. Prima bisognava costruirle, oggi investiamo su case già costruite perché crediamo sia importante mettere insieme due cose: far stare meno cittadini senza un tetto e rispettare lo zero consumo di suolo. Sono orgoglioso che insieme alla maggioranza abbiamo trovato una soluzione per 120 famiglie romane che altrimenti non avrebbero avuto un tetto - ha proseguito - ci sono sette case occupate, ma trovo scandaloso pensare che a causa di queste 120 famiglie rimangano senza un tetto”.

Per Valerio Casini e Francesca Leoncini di Italia Viva, l'aula ha dato il via libera ad un provvedimento “che di fatto autorizza l’acquisto di dieci immobili occupati, in spregio al buon senso e in violazione della legge regionale n. 1 del 2020. Come verranno gestiti questi immobili occupati, ci chiediamo, sul cui prezzo di vendita, tra l’altro, l’Amministrazione ha ottenuto dall’ente previdenziale uno sconto del 30% proprio perché non liberi da vincoli? Sulle occupazioni senza titolo il Campidoglio infatti tentenna”.

Iscriviti alla newsletter
Tags:
case popolaricomuneinpsoccupateromasconto






Danno fuoco a un clochard ad Anzio, ricoverato in codice rosso al Sant'Eugenio

Danno fuoco a un clochard ad Anzio, ricoverato in codice rosso al Sant'Eugenio


Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.