Il Giubileo resta senza pompieri. Rinforzi per l'Anno Santo in ritardo - Affaritaliani.it

Roma

Il Giubileo resta senza pompieri. Rinforzi per l'Anno Santo in ritardo

Mezzi rotti, senza uniformi e con un organico carente. Ecco la fotografia dei Vigili del Fuoco di Roma scattata dal Conapo, il sindacato autonomo dei pompieri. Un quadro allarmante tenendo conto del prossimo inizio del Giubileo.

"Le prime limitazioni al turn over che hanno determinato la pesante carenza di organico – spiega Rossano Riglioni, il segretario provinciale del CONAPO – risalgono a circa otto anni fa quando il governo decise che ogni 10 vigili del fuoco che andavano in pensione se ne potevano assumere solo 2. Più recentemente si è passati a 5 ogni 10 ma non è bastato. Oggi mancano 3.854 vigili del fuoco operativi su un totale di 32.734, circa il 12%. Oggi questa situazione si fa sentire pesante anche a Roma nonostante siamo alle porte del Giubileo".
"Difatti – spiega Riglioni - le 250 assunzioni di vigili del fuoco previste dal governo per il Giubileo con il recente decreto enti locali non andranno a colmare questo buco di organico in quanto si tratta solamente della anticipazione temporale di assunzioni già previste con il meccanismo del turnover dimezzato. La carenza di organico è quindi destinata ad aumentare ulteriormente se l’attuale governo continua su questa strada. Inoltre va detto che questi 250 vigili del fuoco verranno assunti tra qualche mese e saranno avviati al corso di formazione, quindi prima di poterli utilizzare veramente siamo quasi a Giubileo finito".

"Inoltre siamo retribuiti molto meno dei colleghi di altri Corpi dello Stato, un divario – spiega il sindacalista del CONAPO – che va dai 300 euro mensili, nelle qualifiche più basse, sino ad arrivare a circa 700 euro di differenza nei gradi più elevati. Non abbiamo i trattamenti pensionistici legati all’attività operativa che hanno gli altri Corpi dello stato. Il personale è stanco e demotivato e vive questa cosa come una ‘ingiustizia delle istituzioni’ visto che il ministro Alfano continua a trattare diversamente i suoi 2 corpi preposti alla sicurezza dei cittadini (la polizia e i vigili del fuoco).
In questo momento poi – sottolineano dal sindacato CONAPO - si è aggiunto anche il grave problema dell’ aumento dell’età media del personale operativo, causata dalle mancate assunzioni, dall’immissione in ruolo di personale già in età avanzata e dall’elevazione dei requisiti di accesso alla pensione. Secondo l’ ufficio studi CONAPO, si è innalzata quasi alla soglia dei 50 anni, una situazione mai vista nella storia del Corpo nazionale".

"E questo – aggiunge – incide sulle capacità operative individuali, sui tempi di intervento ma anche sugli infortuni sul lavoro, che non a caso stanno aumentando. Ai 3854 che mancano sul territorio nazionale, vanno poi aggiunti circa 700 vigili del fuoco che a causa di vari infortuni e malattie, sovente per causa di servizio, sono ‘esonerati’ dai servizi operativi.
Nel nostro lavoro – ricorda Riglioni – gli ”operativi” possono passare da una attività di routine ad una super intensa nel giro di pochi minuti. E a 50 anni il fisico non risponde come a 30, è inevitabile. Negli ultimi tempi tra i colleghi ci sono stati anche numerosi malori ed infarti sul lavoro, ma non vediamo adeguate misure di prevenzione da parte del ministero dell’interno. In tutta la nostra vita professionale non veniamo nemmeno sottoposti ad un elettrocardiogramma sotto sforzo quindi la nostra amministrazione non sa se il proprio personale ha un cuore adeguato ad affrontare gli sforzi richiesti, e questo è gravissimo sotto il profilo della prevenzione e della sicurezza sul lavoro. E quando ci infortuniamo in servizio dobbiamo anticipare di tasca nostra i soldi per curarci, per poi vederceli rimborsare, se va bene, dopo anni".