"Arrotondava" il reddito di cittadinanza facendo rapine: il 55enne romano ne aveva commesse dodici, prima di essere scoperto e arrestato dalla Polizia.
“Ti taglio il viso” era la minaccia che rivolgeva alle dipendenti, sempre donne, di turno dei negozi, brandendo un taglierino giallo e nero, indossando spesso un cappello nero e una mascherina dello stesso colore. Che potesse trattarsi di C.R, 55enne romano, gli agenti del commissariato Appio diretto da Pamela De Giorgi l'hanno sospettato dal momento in cui hanno visionato le immagini di videosorveglianza dei vari esercizi commerciali.
In base a quelle, infatti, hanno ipotizzato che il rapinatore potesse essere lo stesso uomo sottoposto alla misura della libertà vigilata, con obbligo di firma presso il loro ufficio. La certezza l’hanno avuta ieri quando il malvivente ha compiuto l'ultima e fatale rapina. I poliziotti, impegnati in un servizio di pattugliamento del territorio, ascoltata la nota via radio relativa a una rapina commessa in via Sermoneta, zona via Appia nuova, ai danni di una farmacia, hanno pensato, dal modus operandi, che proprio quel rapinatore potesse esser tornato in azione. Sono così iniziate le sue ricerche, terminate poco dopo nei pressi dell’abitazione dove è stato rintracciato. L’uomo, con ancora indosso gli abiti utilizzati per commettere il reato, è stato trovato anche in possesso di 125 euro, esattamente la cifra portata via durante l'azione criminosa. In una via adiacente, i poliziotti hanno poi rinvenuto lo scooter utilizzato per raggiungere l’obiettivo, pure quello rubato. Nel bauletto è stato trovato il taglierino giallo e nero, oltre a un coltello, un casco, un cappello e una mascherina tutti di colore nero. Altri indumenti utilizzati in altre rapine sono stati trovati nel corso della perquisizione della sua abitazione. La proprietaria del motorino, rubato di fresco, lo scorso 28 febbraio, è stata avvisata del ritrovamento. C.R, che percepisce il reddito di cittadinanza, al termine degli accertamenti è stato arrestato per rapina, ricettazione e per possesso abusivo di oggetti atti a offendere.
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