Impianto di incenerimento armi a Civitavecchia. "Basta inquinamento" - Affaritaliani.it

Roma

Impianto di incenerimento armi a Civitavecchia. "Basta inquinamento"

Approvata all'unanimità dal Consiglio Metropolitano di Roma Capitale la Mozione Presentata dal Consigliere Alessandro Priori del gruppo Misto sulla netta contrarietà di costruzione di un impianto di Termica o incenerimento, presso il comprensorio militare di S. Lucia nel Comune di Civitavecchia". La mozione, dichiara in una nota Priori, "è stata sollecitata dal capogruppo del Consiglio Comunale di Civitavecchia Massimiliano Grasso della lista civica la Svolta. Un lavoro fatto in sinergia che ha tenuto conto dagli input pervenuti da un territorio da troppo tempo martoriato dalle numerose servitù che ospita".
"Ne Ricordiamo soltanto alcune - prosegue Priori - la centrale a carbone Enel che brucia circa 4 milioni di tonnellate anno di fossile, la centrale Tirreno Power a ciclo combinato, gas ed olio combustibile oltre la imponente presenza del Porto di Civitavecchia. Oggi questa stessa popolazione subisce passivamente le gravi conseguenze di un inquinamento fuori controllo che sta producendo una media di 2 morti al giorno per gravi malattie alle vie respiratorie. Il risultato conseguito con l’approvazione all'unanimità da parte del consiglio metropolitano di Roma rappresenta un segnale importante della volontà politica e popolare di tutto un territorio, che auspichiamo sia raccolto nelle sedi competenti". "Per quanto riguarda più in particolare Civitavecchia – aggiunge il consigliere Grasso - la vicenda dell'ossidatore termico è l'ennesima circostanza in cui la città ha l'occasione di dire basta con un certo tipo di servitù, di chiedere con forza che il Centro Chimico si doti delle tecnologie necessarie a smaltire senza alcun tipo di emissione in atmosfera le sostanze già stoccate nel sito fino al loro definitivo esaurimento, bloccando ulteriori arrivi di altre armi o materiali. Se si vuole pensare e programmare un futuro diverso per il territorio, si deve avere la forza ed il coraggio di mettere un punto con un certo tipo di attività, creando nuove opportunità di sviluppo e di occupazione nei servizi, con particolare riferimento all'accoglienza, ricettività e mobilità delle persone".