Roma
In 329mila cercano lavoro, allarme over 40. Nel Lazio disoccupazione raddoppiata in 6 anni
Hanno tra i 35 e i 49 anni, da più di due anni hanno perso il lavoro e ormai sono talmente scoraggiati da smettere di cercare un impiego. Questo il drammatico identikit dei cittadini del Lazio tratteggiato dalla Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro insieme all’Associazione Atdal Over 40 che hanno presentato i risultati del progetto Labirintus, il piano di contrasto alla disoccupazione adulta attivato dal 2013
I disoccupati nella Regione Lazio sono raddoppiati dal 2008 al 2015, passando da 145mila persone disoccupate al 329mila del 2015, un tasso impennato dal 6,38% al 12,51%. E chi è alla ricerca di occupazione lo è in media da 24,6 mesi, un dato che non da segno di miglioramento se rispetto all’anno precedente, la durata media della disoccupazione è aumentata di 2,3 mesi.
Poco importa l'istruzione, il 61,5% dei disoccupati è senza lavoro da oltre due anni, a fronte di una istruzione medio-alta. Forte l’incidenza sugli over 40: secondo l’ultimo rapporto annuale dell’Istat, tra gli inattivi che non cercano ma sono disponibili a lavorare, gli scoraggiati sono 1,6 milioni (627 mila in più dal 2008). Prosegue inoltre la crescita dei disoccupati di lunga durata, la cui incidenza sul totale supera il 60 per cento. Solo nella provincia di Roma i disoccupati di età compresa tra i 45 ed i 60 anni ammontano a 71.176 unità, ossia il 18,6% del totale e il 33,9% di questi disoccupati è alla ricerca di lavoro da oltre un anno.
Il progetto Labirintus. A poco più di un anno di distanza dalla conclusione del progetto Labirintus 2013 il monitoraggio sulla ricaduta occupazionale ha rilevato che il 38% dei primi 50 partecipanti intervistati è occupato e di questi il 15% in modalità full time. La maggior parte degli occupati (il 23%) ha intrapreso attività di autoimprenditoria recuperando competenze trasversali e utilizzandole in nuove esperienze di lavoro.
"Noi abbiamo intenzione di riproporre Labirintus nei prossimi mesi - dichiara Sergio Bonetti direttore del progetto Labirintus e membro CdA della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro - ma occorre rafforzare la parte dell'orientamento, in modo che i partecipanti possano avere rapporti ancora più importanti con il mondo del lavoro, in modo che questi lavoratori, tornati nelle condizioni di diventare produttivi, possano non avere più discriminazioni anagrafiche. Abbiamo costruito dei criteri di selezione per garantire trasparenza e serietà nella scelta dei partecipanti: sinonimo di garanzia di un progetto che si appella ad aziende, istituzioni ed associazioni per tutelare questo gruppo di lavoratori sempre più numeroso, per aumentare la loro occupabilità, per aiutare il nostro sistema, economicamente e umanamente".
"Soprattutto le istituzioni - aggiunge Luigina Di Liegro presidente della Fondazione Internazionale Don Luigi Di Liegro - devono intervenire per garantire una maggiore efficacia nell'assunzione di queste categorie. Per far questo occorre prima formare tutte quelle persone che lavorano nei centri impiego; serve dare spazio a progetti di reinserimento; è indispensabile umanizzare la pubblica amministrazione, rendendola meno burocratica e più attenta alla persona che chiede sostegno".
I DATI. "I disoccupati nel Lazio sono raddoppiati dal 2008 al 2015, passando dal 6,38% al 12,51%, dalle 145.500 persone disoccupate al 329.010 del 2015. A rilevarlo uno studio della CGIL, i cui dati saranno presentati prossimamente. Gli uomini passano dal 5,17% all'11,9%; le donne dal 8,08% al 13,19%. Negli otto anni dell'analisi il tasso cresce di circa un punto l'anno: l'unica eccezione in questo trend è stato nel 2012. Dal 2014 al 2015, gli occupati in più sono stati soltanto 26.269, di cui 19.753 uomini, 6.516 le donne - continua la nota - Per quanto riguarda i dipendenti, nel 2008 erano 1.599.187, mentre nel 2015 erano 1.756.113. Molto interessante la differenza tra generi: le donne passano dalle 697.621 occupate al numero di 830.567, mentre gli uomini dalle 901.566 alle 934.546. Rispetto al 2014 sono aumentati di 49.742 i dipendenti, di cui 38.842 donne. Per la categoria degli occupati, infine, si cresce dalle 1.260.636 del 2008 ai 2.302.073 del 2015: gli uomini dalle 1.260.636 ai 1.290.706, le donne da 874.242 a 1.011.367. Negli ultimi 12 mesi si passa dai 2.225.538 ai 2.302.073, le donne da 963.736 a 1.011.367, gli uomini da 1.261.803 a 1.290.706. Questo scenario vede l’Italia al sesto posto nella UE-28.