In un anno venti donne uccise. Passione, possesso: è la follia - Affaritaliani.it

Roma

In un anno venti donne uccise. Passione, possesso: è la follia

Un femminicidio ogni 15 giorni, con il 2014 che “si conferma un anno nero” per il fenomeno a livello regionale, con “19 vittime di cui 16 nel solo contesto familiare”.
È il quadro che emerge dal Rapporto su caratteristiche e dinamiche del femminicidio nel Lazio, realizzato dall'Eures proprio per il 25 novembre. “Contrariamente a quanto avviene su scala nazionale”, si legge nel documento, il fenomeno “non presenta significative contrazioni né in termini generali né relativamente al contesto familiare e delle relazioni affettive”. Le 19 vittime registrate lo scorso anno sono su una quota analoga rispetto ai “20 femminicidi (di cui 15 in ambito familiare)” del 2013, “ovvero valori pari a circa il doppio di quelli registrati tra il 2010 e il 2012 (con 11 vittime nel 2010 e 10 nel 2011 e nel 2012)”. Mentre il dato di un femminicidio ogni 15 giorni, si registra “a fronte di poco più di uno al mese mediamente rilevato tra il 2004 e il 2014 (il dato medio si attesta a 13,8 casi l'anno)”.
Sembra essere il movente “passionale” o “del possesso” il più ricorrente: "il 28,7% del totale” di quelli avvenuti tra il 2000 e il 2014 in ambito familiare è da ricondurre a tale motivazione. Di poco inferiore “l’incidenza dei femminicidi familiari scaturiti da situazioni di litigiosità/conflittualità duratura, pari al 23,5%)”, mentre “quella legata alla presenza di situazioni di disagio” si attesta complessivamente al “21,8% dei casi”, in primo luogo “declinata come problema psicologico/psichiatrico dell’autore (13%) e secondariamente come disagio grave/malattia della vittima (7,8%)”. Tra le altre motivazioni si segnalano “i motivi di interesse (7%), un 'raptus' dell’autore (7%) e i futili motivi (4,3%)”.
Nella triste classifica nazionale il Lazio è "al secondo posto” nel 2014 tra le regioni italiane “per numero di femminicidi consumati”, con 19, insieme alla Sicilia, alle spalle della Lombardia con "30 vittime".  Analoga posizione della nostra Regione anche per quanto riguarda i femminicidi in ambito familiare, “dove il Lazio con 16 vittime segue la Lombardia (con 24), precedendo la Toscana (14 vittime), la Sicilia (12 vittime) e il Piemonte (10 vittime)”. Il Lazio, inoltre, presenta nel 2014 “un indice di rischio significativamente superiore al valore medio nazionale, pari a 6,2 femminicidi per milione di donne residenti (a fronte di 4,9 in Italia) ed a 5,3 femminicidi in famiglia per milione di donne (contro 3,7 in Italia)”.