La famiglia Cucchi rinuncia al ricorso: "Nuova inchiesta, per la prima volta si parla di pestaggio" - Affaritaliani.it

Roma

La famiglia Cucchi rinuncia al ricorso: "Nuova inchiesta, per la prima volta si parla di pestaggio"

"Rinunciamo al ricorso alla luce della nuova inchiesta". Così l'avvocato Fabio Anselmo legale della famiglia Cucchi al termine della sua requisitoria davanti ai giudici dalla Cassazione nel processo per la morte di Stefano. "Il processo era impostato su carte che se queste sono state falsate siamo le prime vittime di questi falsi" ha aggiunto il legale puntando il dito contro i documenti medico legali che attribuivano gli ematomi e le fratture sul corpo del geometra romano ad una caduta accidentale in cella. "Quanto alla posizione dei medici del Pertini - ha chiarito il legale -  ci avevano già risarcito".

"Quello che spero - commenta Ilaria Cucchi sorella di Stefano - è che adesso si faccia chiarezza sugli aspetti medico legali e su quanto consulenti della procura e periti della Corte, pagati da noi cittadini, abbiano segnato le sorti di sei anni di processo per la morte di mio fratello. Sento parlare per la prima volta di violentissimo pestaggio e mi viene chiedere cosa c'entra questo con la caduta nominata nella perizia. Qualcuno dovrebbe oggi darci delle scuse".
Il comune di Roma, parte civile nel processo, si è allineato alle richieste del procuratore generale che ha chiesto di confermare l'assoluzione dei tre agenti penitenziari e dei tre infermieri, annullare con rinvio le assoluzioni dei cinque medici del Pertini.