Roma
La Raggi in guerra col commissario Tronca. "Non è un proconsole, calpesta la democrazia"
Sotto accusa la nuova macrostruttura del Comune


Candidata a sindaco che parla già da sindaco e con la paura che l'ennesima decisione di Tronca, possa impedire di "mettere le mani" sulla complessa macchina del Comune. Così Virginia Raggi attacca il commissario Francesco Paolo Tronca: "Abbiamo notizie che Tronca abbia pronti sul tavolo diversi contratti pluriennali, sia per alcuni funzionari sia per alcune importanti municipalizzate di Roma, come Ama, e che voglia ridisegnare anche la Struttura degli uffici (la c.d. macrostruttura). Provvedimenti che, ovviamente, se attuati, esulerebbero dall'ordinaria amministrazione cui lo stesso commissario ha sempre detto di far riferimento. Gli mancano due mesi alla scadenza del mandato e ci auguriamo consideri quest'arco temporale in vista delle prossime amministrative una sorta di "bimestre bianco", tanto per capirci".
Lo scrive, sulla pagina Facebook, il candidato a sindaco del Movimento 5 stelle, Virginia Raggi. "Sarebbe gravissimo - spiega Raggi - se pensasse proprio ora di implementare misure che rischierebbero di vincolare l'azione della futura amministrazione in Campidoglio. Significherebbe calpestare la democrazia, perché i romani hanno il diritto che a decidere per il futuro della Capitale sia un sindaco democraticamente eletto e non una sorta di proconsole scelto da un premier, invece, mai eletto da nessuno".