Roma
La terra sprofonda sotto ai Parioli. Fogne che esplodono ed invasioni di topi
Voragini a ripetizione, il quartiere della Roma Bene nel caos
di Alberto Berlini
Tutto è iniziato prima su viale Romania con una voragine che si è aperta ad inizio marzo; la settimana successiva a viale della Moschea è letteralmente esploso l'asfalto dopo un acquazzone. Oggi lo stesso scenario con il traffico bloccato nell'intero quartiere della Roma Bene si è ripresentato dopo l'ennesimo buco nero che si è aperto al centro di Viale Parioli. Strada transennate e vigili a cercare di regolare il traffico impazzito.
Era successa la stessa cosa il 12 marzo a viale Romania ma allora i vigili urbani chiamati dai commercianti e dai residenti si erano limitati a spostare due bidoni della spazzatura e transennare alla bene e meglio una voragine al centro della strada. Poi più nulla: non sono bastate le proteste dei residenti che si erano appellati anche a Striscia la Notizia dopo la comparsa di un cartello che denunciava il lassismo del II Municipio: "scavi archeologici".
Dopo due settimane, i riflettori della campagna elettorale si sono accesi sull'odioso buco e mentre in zona compariva nel weekend anche il candidato sindaco Guido Bertolaso e i Marchini boys "gli uffici municipali sono rimasti incredibilmente aperti anche di sabato" racconta un commerciante della zona "poi abbiamo chiamato i vigili del fuoco ed è successo l'incredibile".
Quella che pareva essere solo una perdita attribuibile ad un guasto ad una condotta idrica si è rilevata ben altro: gli speleologi dei pompieri hanno infatti scoperto che non solo le radici di un grosso pino centenario, ora abbattuto, avevano danneggiato la condotta fognaria, ma che lo stesso impianto in muratura era stato dimezzato nel corso degli anni per ricavarne condotte di servizio. Con il risultato che la strada da anni, complice anche la presenza di aghi di pino, si allaga al primo acquazone.
Per "stanare" la perdita sono dovuti intervenire per due giorni gli autospurgo, con i conseguenti miasmi che hanno costretto i commercianti a chiudere la serranda con relativi danni economici. Ma non solo: dal buco, apparentemente senza fine, sono iniziati a sgusciare fuori centinaia di topi, "vere e proprie pantegane - denunciano commercianti e residenti della zona - che complici i lavori ora escono in massa giorno e notte, per trovare rifugio anche nelle case e negli scantinati del quartiere. Fogne mai spurgate e derattizzazione mai avvenuta. Per vedere il risultato dell'amministrazione Gerace, che dal 2013 guida il secondo municipio, basta guardare come è ridotta la strada".