Roma
Le ruspe abbattono il villino di via Ticino. Coppedè alterato per sempre
Via alla demolizione dell'immobile acquistato dalla società 'NS costruzioni' S.r.L. GUARDA COM'ERA E COME SARA'
Il villino storico di via Ticino incastonato dentro al quartiere Coppedé fra poco non ci sarà più. Non sono bastati gli appelli di Italia Nostra, gli urli di Vittorio Sgarbi, le lettere al Micab e alla Soprintendenza delle Belle Arti a salvare il palazzetto caratterizzato dall'originalissimo stile anni Trenta di uno dei quartieri più preziosi di Roma.
Appartenuto alla congregazione di suore 'le Ancelle Concezioniste del Divin Cuore', oggi l’immobile è di proprietà dalla società 'NS costruzioni' S.r.L.
La demolizione è cominciata e al suo posto, sulla carta, è prevista una palazzina residenziale moderna con sette appartamenti, quindici box auto e sette cantine. Una costruzione che avrà l’effetto di alterare irreversibilmente la visione e la percezione unitaria e di insieme del contesto nel quale l’immobile è collocato, contesto di indiscutibile pregio storico e architettonico.
Gli abitanti
"Quando abbiamo scoperto che l'intenzione era quello di abbattere lo stabile per costruirci una nuova palazzina che altererebbe l'aspetto del quartiere ero contrario”, dichiara uno dei residente della via “adesso che hanno cominciato a demolire non vedo l'ora che finiscano questi lavori che stanno portando disagi al quartiere. Ci sono dei ricorsi per bloccare i lavori da parte di Italia Nostra e di Vittorio Sgarbi ma poi cosa succede? Ci troviamo lo scheletro del palazzo per anni in mezzo al quartiere? A questo punto prima finiscono i lavori e meglio è”.