M5S: "Presa Roma", toccherà alla Regione. "Sfratto" per Zingaretti - Affaritaliani.it

Roma

M5S: "Presa Roma", toccherà alla Regione. "Sfratto" per Zingaretti

Barillari: ultimo avviso per "sua maestà" il Governatore Nicola Zingaretti

di Fabio Carosi


Giachetti? Lotterà per tenere alta la bandiera. Ma Orfini potrebbe fare le valige e cedere il passo al Lorenza Bonaccorsi, perché il Cinque Stelle, ormai a un passo dalla "presa di Roma", ha già messo nel mirino il prossimo obiettivo: Nicola Zingaretti e la Regione Lazio, soprattuto dopo la firma del “patto per il Lazio” con il premier Renzi.
A suonare la carica è il consigliere regionale del Movimento, Davide Barillari, il cui attivismo nel cuore della piattaforma preferita dagli stellati da alcuni giorni è divenuto inteso.
"In Regione c'è un'aria strana e sono tutti tra lo spaventato e il rassegnato - dice Barillari ad affaritaliani.it  - hanno capito che non c'è più trippa per gatti. Ci hanno calpestato e ora hanno capito che dovevano essere più democratici. Il 2017 sarà l'anno buono anche se la scadenza è nel 2018. Dopo le elezioni di Roma ci aspettiamo che le nostre denunce, soprattutto quelle sulla sanità arrivino a qualcosa di concreto. I nostri avvocati sono ottimisti".
Ma già dopo il primo turno delle Comunali Barillari aveva mandato l'avviso di sfratto all'inquilino del Pd di via Rosa Raimondi Garibaldi, scrivendo un post guerrafondaio: "Straordinario. Ora anche la poltrona di Nicola Zingaretti inizia a vacillare... ci vediamo alla Regione Lazio". E come in un crescendo rossiniano, lo stesso invito a prepararsi al trasloco lo ha recapitato agli altri consiglieri, affidandosi a un'analisi politica complessiva del voto: "Abbiamo gia' vinto. Nessuno ve lo ha raccontato, ma politici regionali "importanti" hanno perso tutto d'un botto il loro storico bacino elettorale: Palozzi (4%), De Lillo, Forte (8%), Fichera (0,65%), Bellini. Ma il caso piu' eclatante è Storace. Si, proprio lui, venerato dal Pd e mai contraddetto in aula da Zingaretti.
Passa dal 29% (960.000 voti) allo 0,6% (7466 voti). Praticamente ora ha la maggioranza (forse) solo alle sue assemblee condominiali. Buschini/De Angelis/Astorre ha preso un bello scoppolone anche a Frosinone, dove si è ridotto anche il potere di Abbruzzese. Dalle parti di Viterbo Panunzi ha problemi di tenuta del Pd su tutta la provincia. Vincenzi, Leodori e Lena vedono scivolare via voti, alla stessa velocita' dei servizi sanitari tagliati ai loro concittadini. I cittadini del Lazio hanno finalmente voltato le spalle a questi personaggi.
Noi semplicemente li lasciamo alla storia, (se) verranno ricordati per quello che hanno o non hanno fatto nei loro "ruggenti" anni passati. Processi permettendo".
Quindi dalla teoria all'azione, preparandosi a portare la "guerra in casa del nemico", in quella Sanità sulla quale ha puntato Zingaretti con una serie di assunzioni casualmente sbloccate a poche ore dal voto romano e narrata dagli scarsi spin doctor del Governatore come "La buona politica del centrosinistra meno sprechi più servizi". Così Barillari prepara il dossier proprio sulla sanità e annuncia fuoco e fiamme per il 16 giugno. Un mazzata contro Nicola Zingaretti che, da buon Pd della prima ora si è speso al massimo su twitter al fianco di Giachetti e che ora finirà nell’alzo zero del Cinque Stelle. La crisi del Pd sancita dal voto del 5 giugno è solo all'inizio.