Roma
Mafia Capitale, l'Ama apre il maxi processo. Per Fiscon rito abbreviato: a ottobre in aula
di Valentina Renzopaoli
Sarà un'anticipazione di quello che è già considerato il processo del secolo: il primo assaggio di Mafia Capitale arriverà nelle aule del tribunale di piazzale Clodio il prossimo 20 ottobre e vedrà alla sbarra l'ex direttore generale di Ama Giovanni Fiscon. Il giudice per le indagini preliminari Anna Criuscuolo ha infatti fissato per quella data l'udienza per il giudizio abbreviato. Procedura che consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. La richiesta era stata avanzata dal suo difensore Salvatore Sciullo lo scorso 18 giugno.
L'ex dirigente della municipalizzata romana è accusato di corruzione: in particolare secondo la mega inchiesta condotta dai pm Luca Tescaroli, Paolo Ielo e Giuseppe Cascini, Giovanni Fiscon avrebbe pilotato diverse gare d'appalto. Come si ribadisce anche nelle motivazioni con cui i giudici del Riesame avevano disposto i domiciliari "nell'Ama il fenomeno corruttivo ha raggiunto la massima espressione inquinando tutte le gare di appalto".
Per i giudici l'Ama "piuttosto che improntare la propria attività a criteri di imparzialità e buon andamento della Pa, ha intrattenuto con le cooperative di Buzzi rapporti basati sulla corruzione". Tra Buzzi e Fiscon, semprevsecondo i giudici, avvenivano "frenetici scambi di sms e gli incontri” che denotano “l'esistenza di interrelazioni e contatti del tutto anomali nel corso di una procedura di aggiudicazione di un appalto".
Oltre a Fiscon, il gip ha disposto il giudizio abbreviato anche per altri quattro indagati: Emilio Gammuto, uno dei collaboratori di Salvatore Buzzi, Raffaele Bracci, accusato di usura, Emanuela Salvatori, dipendente comunale ed ex direttrice dell'Ufficio Rom Sinti e Caminanti, e Fabio Gaudenzi soprannominato “Rommel”, leader degli ultrà giallorossi del gruppo neonazista Opposta Fazione.