Mafia Capitale, Zingaretti tace e sfida Buzzi: “E' un calunniatore” - Affaritaliani.it

Roma

Mafia Capitale, Zingaretti tace e sfida Buzzi: “E' un calunniatore”

Nei prossimi giorni la pronuncia del Gip contro l'accusa di turbativa d'asta per il Governatore del Lazio

Nicola Zingaretti si è avvalso della facoltà di non rispondere al processo di "Mafia Capitale" dove era stato citato come testimone dai difensori di Salvatore Buzzi.

 

Il presidente della Regione Lazio, infatti, ha appreso ufficialmente dai pubblici ministeri (ma la notizia era nota da alcune settimane) di essere indagato in un procedimento connesso per corruzione e turbativa d'asta. Sulla posizione di Zingaretti pende, pero', una richiesta di archiviazione sollecitata dalla stessa Procura e su cui il gip Flavia Costantini si pronuncera' nei prossimi giorni.

"Ho denunciato Salvatore Buzzi per le calunnie sul mio conto e chiederò io stesso di essere sentito nel processo contro di lui". Lo ha detto ai giornalisti, tramite una nota, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti lasciando l'aula bunker di Rebibbia dove è in corso il processo a 'Mafia Capitale'.

 

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“Come da me preannunciato poche ore dopo la diffusione della notizia della richiesta di archiviazione per Zingaretti, il presidente oggi in aula si è avvalso della facoltà di non rispondere, forse ispirato dalla figuraccia della sua collega Michela Campana. Se Zingaretti non fosse stato indagato per le calunnie di Buzzi, che riguardano fatti differenti da quelli oggetto del processo Mafia Capitale, oggi non si sarebbe potuto avvalere della facoltà di non rispondere e avrebbe dovuto invece rendere la propria testimonianza come richiesto dai magistrati. Stupisce quindi che il presidente, da un lato lamenti di essere stato calunniato da Buzzi e dall’altro utilizzi questa circostanza per non fornire i chiarimenti richiesti dalla procura. Da un presidente che celebra continuamente la propria trasparenza questo atteggiamento risulta quanto meno ambiguo.”

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