Roma
Marino lascia: ora è ufficiale. “20 giorni per ripensarci”
Dopo un weekend in cui in piazza del Campidoglio sono sfilati gli ultimi sostenitori dell'amministrazione Marino, il sindaco chirurgo lascia la fascia da primo cittadino e firma le sue dimissioni.
Arrivato intorno alle 9.30 in Campidoglio, Ignazio Marino ha consegnato nelle mani della presidente del Consiglio comunale Valeria Baglio la sua lettera di addio con la quale darà seguito all'annuncio di dimissioni fatto giovedì sera mettendo così in moto lo scadenziario istituzionale che il 2 novembre lo porterà a decadere dalla sua carica.
"Ho ricevuto poco fa dal Sindaco di Roma Ignazio Marino la lettera con cui comunica le proprie dimissioni. Le dimissioni, in base all'articolo 53 del TUEL, diventano efficaci trascorso il termine di 20 giorni". Ha commentato la presidente dell'Assemblea Capitolina Valeria Baglio. Dal momento della firma delle dimissioni, 20 giorni sono previsti dalla legge per eventuali ripensamenti, durante i quali Marino convocherà più volte la sua giunta.
Corsa contro il tempo per le commissioni capitoline che dovranno lavorare per lasciare tutto in ordine: in programma numerose riunioni che avranno l'obiettivo di approvare tutta una serie di provvedimenti indispensabili prima di passare la mano al commissario che traghetterà la capitale fino alle prossime elezioni. Un incarico per cui è dato in poleposition l'ex assessore capitolino alla Legalità, Alfonso Sabella, uscito sottobraccio in piazza del Campidoglio per la messa celebrata in occasione dell'anniversario della fondazione del Corpo della polizia municipale di Roma, con il prefetto di Roma, Franco Gabrielli.
IL GIUBILEO. Rassicurazioni sull'Anno santo sono arrivate dal prefetto di Roma Franco Gabrielli: "Roma è una città che sta in piedi da oltre duemila anni", ha detto. Mentre i deputati romani del M5S hanno scritto una lettera al presidente della Camera, Laura Boldrini per chiedere che il premier Matteo Renzi riferisca in aula assumendosi la responsabilità “circa l'indirizzo politico che questo Governo intende imprimere all'amministrazione capitolina in previsione dell'imminente inizio dell'Anno Giubilare". Lo stesso Alessandro Di Battista intervistato a "La telefonata di Belpietro" su Canale 5 ha ribadito: "Entro gennaio avremo il nome del candidato sindaco" del M5s, ma "escludo di candidarmi".