Medico massacrato all'Esquilino L'aggressore è un rumeno di 21 anni - Affaritaliani.it

Roma

Medico massacrato all'Esquilino L'aggressore è un rumeno di 21 anni

Ha un nome, un cognome e un volto l'aggressore del professor Alberto Paris Villa, il medico del Policlinico e professore universitario, trovato agonizzante nella sua casa di via Leopardi all'Esquilino lo scorso 10 febbraio e ancora in lotta per un lento ritorno alla nornmlità dopo un' operazione all'ospedale San Giovanni.
A seguito di una lunga e complessa indagine, gli agenti della Polizia di Stato della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato di P.S. Esquilino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, per tentato omicidio e rapina nei confronti di Z.V., di anni 21, con pregiudizi di polizia per armi, rapina e stupefacenti.
A trovare l'uomo a terra, un amico con il quale aveva un appuntamento per cena che, non vedendolo arrivare ha cercato di contattarlo telefonicamente, ma visto che non riceveva risposta ha deciso di andare personalmente a verificare. Giunto in via Leopardi ha aperto la porta di casa del medico e lo ha trovato agonizzante. La casa era completamente a soqquadro con abiti a terra e la mobilia sottosopra.
Il sopralluogo e le prime attività investigative effettuate dalla Polizia hanno subito offerto una prima ricostruzione: dopo l’aggressione feroce, venivano asportati dall’abitazione i telefoni cellulari, un tablet e denaro contante, tutto appartenente alla vittima. Ma a guidare le indagini l'elemento più evidente: l'assenza di segni di effrazione faceva propendere gli inquirenti verso persone conosciute, alle quali l'uomo avrebbe aperto la porta.
Così è iniziato l'esame dei tabulati telefonici, dai quali sono emersi contatti  nelle ore antecedenti l'aggressione con un cittadino rumeno abituale frequentatore delle zone a ridosso della Stazione Termini che, a sua volta, era stato protagonista di una serie di telefonate con altri connazionali. Prima di fuggire nel nord Italia. A tradire il ragazzo ventunenne, la vendita di uno dei telefoni asportati alla vittima nei pressi della Stazione ferroviaria Tiburtina ad un connazionale.
La prosecuzione delle indagini, effettuate anche mediante l’utilizzo di attività tecniche e senza la collaborazione della vittima in quanto priva di conoscenza per alcuni mesi, hanno permesso di accertare che la vittima era sicuramente entrata in contatto con Z.V., nei cui confronti sono stati acquisiti gravi elementi in ordine alla sua responsabilità in merito alla sanguinosa aggressione perpetrata nei confronti del medico al fine di rapinarlo, che hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma.
Il ragazzo è stato rintracciato in alcuni capannoni abbandonati di Cinecittà. Alberto Paris Villa, oltre a essere un medico e professore universitario, è stato anche un attivista politico del Pd romano, partito all'interno del quale molte volte ha fatto sentire la sua voce anche critica su provvedimenti o prese di posizione lontane dai suoi ideali. Tante le battaglie che ha portato e sta portando avanti nel nome della legalità e dei diritti dell'uomo e azioni contro l'omofobia.