A- A+
Roma
Muraro indagata: Di Maio sapeva. I messaggi che lo inchiodano. Caos Raggi

"Muraro è pulita?". "No". I messaggi che inchiodano Di Maio: sapeva che era indagata
 

Luigi Di Maio sapeva. Almeno dal 4 agosto, quando era stato informato nei dettagli dell'indagine su Paola Muraro. Lo riporta Repubblica secondo cui mentiva anche Di Maio, come la sindaca e l'assessora, quando sosteneva di non potersi pronunciare sulla vicenda in mancanza di notizie giudiziarie certe. Quel giorno sui quotidiani si parlava del caos rifiuti, delle dimissioni del vertice della municipalizzata ambientale e delle ricche consulenze incassate da Muraro, ma Di Maio viene messo a conoscenza di una questione più scottante: l'inchiesta della procura sulla manager a cui Virginia Raggi ha affidato la sfida di ripulire Roma.
 
A Di Maio - prosegue Repubblica - le informazioni sono arrivate dai membri del direttorio capitolino, il comitato ristretto che vigila sulle mosse del Campidoglio. Quello che Raggi ha subito avvertito della grana più grande. Sono loro ad avere fatto salire la notizia fino al vertice dei Cinquestelle.
 
Ma "Repubblica" documenta come almeno il 4 agosto la cabina di regia romana abbia avvertito Di Maio. Rispondendo a un suo messaggio, Paola Taverna gli scrive che dalla procura è arrivato il documento sulla posizione della Muraro. "E' pulito o no?", chiede il deputato.  Risposta immediata: "Non è pulito". Lo stesso giorno Di Maio ottiene un quadro più preciso. Glielo trasmette l'altro membro del direttorio romano Fabio Massimo Castaldo, il reato contestato dai pm alla Muraro è la "fattispecie di cui al comma 4 dell'articolo 256 del Testo unico sull'Ambiente". Ossia come chiarisce citando il codice: "L'inosservanza delle prescrizioni o la carenza dei requisiti previsti per legge da parte del gestore" degli impianti per il trattamento dei rifiuti. A richiesta del deputato, Castaldo non sa precisare se gli addebiti siano relativi alla gestione dello stabilimento Ama di Rocca Cencia o a quello del Salario.

La domanda è se Di Maio a quel punto ne discute con gli altri big dei 5Stelle o preferisce tacere? Resta il fatto che quel 4 agosto, quando già è a conoscenza dell'inchiesta,lancia un tweet: "La nostra colpa a Roma è non avere risolto in venti giorni le emergenze create dai partiti in vent'anni ". Pochi minuti dopo il Movimento 5 Stelle prende posizione compatto con l'hashtag #SiamoTuttiConVirginia.

Di Maio, Grillo, Di Battista, Fico, Ruocco, Sibilia si scagliano contro "retroscena e notizie false sui rapporti con Virginia e assessori nel tentativo di screditare l'operato del sindaco e nella speranza (vana) di spaccarci.
Virginia e tutti gli assessori stanno lavorando a testa bassa per restituire ai romani una città pulita, ordinata, funzionante, viva e risolvere i danni lasciati da venti anni di mala politica".

E accusano "amministratori politici che hanno usato l'azienda pubblica Ama e i soldi dei cittadini per fare i propri porci comodi".
 


Roma: Cantone, Raggi chiese parere urgente sulla Raineri


"La sindaca Raggi in persona, nel suo ufficio, nel primo pomeriggio del 29 agosto. Eravamo soltanto io e lei prima che cominciasse una riunione con i rispettivi collaboratori che riguardava altre questioni; il suo capo di Gabinetto non c'era. Mi ha consegnato un fascicolo a sua firma". "Alla fine dell'incontro mi ha detto che per lei la questione era urgente". ". Cosi' Raffaele Cantone, presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione, in una intervista al 'Corriere della Sera' circa il parere sulla nomina della giudice Carla Raineri a capo di Gabinetto. "La richiesta - aggiunge Cantone - occupava due pagine, piu' gli allegati. Io ne ho parlato con il professor Merloni, che si occupa di vigilanza anticorruzione, e abbiamo subito verificato che c'erano profili di nostra competenza. In particolare due diversi pareri dell'Avvocatura comunale, difformi del tempo. All'inizio avevano sostenuto che la nomina della dottoressa Raineri dovesse avvenire secondo l'articolo 90 del Testo unico sugli Enti locali, come per gli uffici alle dirette dipendenze del sindaco; in seguito che si dovesse procedere con l'articolo 110, relativo agli incarichi di specializzazione, come era effettivamente avvenuto". Viste le differenze di vedute "abbiamo aperto un'apposita istruttoria sulla correttezza del comportamento di quell'ufficio; da parte di un organismo di garanzia la difformita' di pareri e' un sintomo di un comportamento poco lineare. Una patologia che ha innescato la nostra competenza. Siamo in attesa di relazioni e chiarimenti, poi ci pronunceremo anche su questo". "Noi - prosegue il presidente dell'Autorita' nazionale anticorruzione - abbiamo ritenuto che la procedura doveva avvenire con l'articolo 90, come si deduceva anche dall'autorizzazione del Consiglio superiore della magistratura; per questo abbiamo inviato le carte al Csm. Le conseguenze le hanno tratte la sindaca Raggi e la dottoressa Raineri. Noi non ci siamo pronunciati sulla nomina, bensi' sulla procedura. Sulla forma, non sul merito: bastava cambiarla e non c'era bisogno di dimissioni". Quanto, invece, al parere sulla nomina e il compenso di Salvatore Romeo, segretario particolare della Raggi "Credo - prosegue Cantone - che lo esprimeremo" oggi, "e' gia' iscritto all'ordine del giorno del Consiglio. In questo caso c'e' anche da risolvere la questione preliminare sulla nostra competenza a pronunciarsi". Mentre per i pareri sulla nomina degli assessori Marcello Minenna, che nel frattempo s'e' dimesso, e Paola Muraro "Decideremo" oggi. "La procedura su Minenna non s'e' fermata, poiche' eventuali irregolarita' non sono state sanate dalle dimissioni, mentre sulla Muraro sono stati segnalati problemi di incompatibilita'. A prima vista mi pare di poter dire che in nessuno dei due casi ci siano anomalie".


Roma: direttorio M5S, passo indietro Muraro-De Dominicis


Un passo indietro dell'assessore all'Ambiente, Paola Muraro e del neo assessore al Bilancio Raffaele De Dominicis, al centro delle polemiche per le indicazioni che sarebbero venute sul suo nome dallo Studio legale San Marco. Sarebbe questa la richiesta valutata oggi a dal direttorio del Movimento 5 Stelle riunito per oltre 10 ore di 'conclave' sul caso Roma in contatto con Beppe Grillo. Alla riunione Roberto Fico, carlo Sibilia, Carla Ruocco, Paola Taverna e Stefano Vignaroli con un passaggio anche del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. Si sarebbe valutato anche di chiedere alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, una 'marcia indietro' sui fedelissimi Raffaele Marra e Salvatore Romeo.
 

Grillo a direttorio, via Marra e Romeo

 

Virginia Raggi rinunci ai 'fedelissimi' Raffaele Marra e Salvatore Romeo. La richiesta, che sarebbe stata avanzata dal direttorio e dal mini direttorio M5S alla sindaca di Roma, arriverebbe direttamente anche dallo stesso fondatore del Movimento, Beppe Grillo. Su questo e' 'molto deciso', si apprende da fonti vicine al Movimento. La sindaca, in un primo momento, avrebbe dato la sua disponibiliota' a farlo, ma avrebbe poi meditato ad una marcia indietro. Ma il Movimento, se lei terra' il punto, e' disposto a farlo altrettanto 'sino agli estremi', si apprende ancora. L'ipotesi potrebbe essere anche, in questo caso, una sfiducia da parte dei consiglieri di M5s.

Tags:
muraro indagataraggidi maiodi maio murarocaos roma







Ticket Metrebus a 2euro, Cotral ci ripensa: “Sono solo previsioni di bilancio"

Ticket Metrebus a 2euro, Cotral ci ripensa: “Sono solo previsioni di bilancio"


Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.