Roma
Napoli Roma a ritmo jazz. Un racconto in musica
C’è una Roma che non si ferma agli antagonismi calcistici con il Napoli e non c’è solo un’autostrada o un frecciarossa ad unire le due splendide città, ma un inestimabile patrimonio culturale espresso attraverso arie musicali sempreverdi e liriche di inebriante poesia che la musica contemporanea sembra avere dimenticato.
Ma questa è la sfida del progetto musicale “Napoli in una Serata” una lettura in bilico tra uno swing e un jazz raffinatissimo, della storia della canzone napoletana. E il viaggio parte proprio da Roma. Un viaggio che inizia venerdì e si conclude domenica al Teatro San Luigi Guanella in Prati.
Una raccolta di brani sopraffinamente riscoperti, riarrangiati e rappresentati da un trio già conosciuto al grande pubblico per la loro lettura in jazz delle più belle canzoni napoletane e non solo: Giulia Maglione, Bruno Pantalone, e Giuliano De Paolis. Questa volta non in un concerto ma in un vero e proprio spettacolo con una profonda riflessione su Napoli e le sue meravigliose contraddizioni, sottolineata da piccoli ed emozionanti inserti narrativi scritti e interpretati da Fabio Salvati con la partecipazione di Elena Salvati e la regia di Daniela Coppola. Uno spettacolo destinato a diventare la colonna sonora del nostro presepe dove la poesia partenopea scivola in un contagio di suoni e parole dal Vesuvio fino a San Pietro.
“Napoli in una serata”, è il racconto vivo e appassionato di una città così complessa, ormai stravolta nell’immaginario collettivo che troppo spesso si ferma a una lettura superficiale, cristallizzando il giudizio in uno stereotipo. Uno stereotipo da cui il pubblico romano sa fuggire, rispondendo invece a un’affinità elettiva che da sempre unisce le due culture sorelle attraverso uno stesso sentire, che è vita ed è arte e molto spesso è arte del vivere.
Protagonisti tutti in una vibrante dialettica interna del palcoscenico, idealmente diviso tra una sala di prove musicali e lo studio di un pittore. Ma la relazione che si stabilisce sul palco tra quelle due sezioni di vita è il pretesto ideale per discorrere sulla realtà partenopea.
Non c'è nessuno spazio per una narrazione scontata: tutto, musica compresa, punta a osservare Napoli dalla parte delle radici, anziché da quella obsoleta e rituale delle sue emersioni, troppo spesso vuote e oleografiche. “Presenteremo un repertorio in cui abbiamo voluto fermare nel tempo tutto il cuore delle note insolite ed emozionanti della musica napoletana a modo nostro, vissute nota dopo nota, serata dopo serata…” - commenta Giulia Maglione, straordinaria interprete dello spettacolo e gli fa eco Bruno Pantalone un vero proprio Maestro del contrabbasso: “in fondo, lo dico proprio da napoletano che vive a Roma ormai da una vita ed ho avuto la fortuna di conoscere profondamente le due città, ci troviamo di fronte a due culture che hanno una forza senza uguali nel mondo, a tratti dissonanti a tratti armonici. Un rapporto tra due città che non può essere descritto meglio che dalla Musica.”
L'appuntamento al Teatro San Luigi Guanella, via Girolamo Savonarola 36/m venerdì 11 dicembre ore 21.00 – Sabato 12 dicembre ore 21.00 – Domenica 13 dicembre ore 18.00.



