Roma
Nuovo centro rifugiati a Civitavecchia. "A Roma sono già 60mila". Stop del Comune





"Roma accoglie già oltre 10mila richiedenti asilo. Con tutta l'area metropolitana i numeri crescono, arrivando a 66mila totali. Quindi abbiamo un sesto dei richiedenti di tutta Italia. Questi numeri non possono consentire ulteriori aggravi. Abbiamo raggiunto il nostro tetto". A dirlo l'assessore al Sociale di Roma Capitale Francesca Danese, al termine dell'incontro al Viminale di Comuni e Regioni con il ministro dell’Interno sull’andamento dei fenomeni migratori.
Nel frattempo sono iniziati i lavori nella ex caserma di Civitavecchia che diventerà il centro regionale per i richiedenti asilo in transito nel Lazio. La conferma nel corso dell'audizione in Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema di accoglienza di Mario Morcone, capo del dipartimento per le liberta' civili.
"Gli hub - ha spiegato Morcone - sono strutture individuate a livello regionale, da cui poi smistare le persone o nel sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati, oppure in strutture aperte in via straordinaria se non ci saranno posti". "Nel sistema di accoglienza gli Sprar - conclude Morcone - sono per noi la best pratice, la soluzione a cui vorremmo ridurre tutto: sono progetti comunali finanziati all'80 percento dallo Stato".
I NUMERI. Il Governo stima in oltre 170mila il numero dei migranti sbarcati. "Potrebbero arrivare in 200mila". Secondo la relazione di Morcone il sistema di accoglienza nei comuni conta di quasi 21 mila posti letto, a cui vanno ad aggiungersi le vecchie strutture nazionali che contano circa 10 mila posti, e i piccoli centri, aperti temporaneamente e per necessità, che contano circa 43 mila posti.
Il bando del Governo inoltre assegna 45 euro al giorno per ogni minore ospitato in tutte le strutture che hanno aderito: un sistema che nel suo complesso drena dai conti dello Stato 628 milioni di euro: "10 milioni - ha spiegato Morcone - ci arrivano per i minori dai fondi europei, 3 milioni per il progetto Praesidium, in più ci sono fondi Amif per i 7 anni 2014-2020, che sono in approvazione ma che ancora, dopo in anno e mezzo, non sono disponibili che ammontano a 310 milioni di euro nei 7 anni".
L'ITER. Per aver riconosciuto lo status di rifugiato si deve attendere in media fino a due anni. "Le commissioni ci mettono 6 mesi a decidere su una richiesta di protezione internazionale - spiega Morcone - Poi la legge consente di ricorrere al giudice ordinario che mediamente impiega un anno e mezzo".
"MIGRANTI LAVORINO GRATIS". Levata di scudi dopo la proposta del ministro dell'Interno, Angelino Alfano che ha incoraggiato i comuni a far lavorare i migranti in attesa nei centri di accoglienza. "Dobbiamo chiedere ai comuni di far applicare una nostra circolare che permette di far lavorare gratis i migranti che risiedono nei comuni invece di stare lì a non fare nulla, che li facciano lavorare".
"La schiavitù è stata abolita da un pezzo" chiosa Stefano Pedica del Pd.



