Papa Francesco: "La politica non capisce niente". "La crisi economica devasta le famiglie" - Affaritaliani.it

Roma

Papa Francesco: "La politica non capisce niente". "La crisi economica devasta le famiglie"

Nel primo mercoledì di giugno Papa Francsco va giù durissimo contro la politica. "Non si possono ignorare le sofferenze delle famiglie colpite dalla disoccupazione e dagli effetti della crisi economica. Non può farlo la Chiesa, che per essere vicina ai poveri e ai piccoli, il cui giudizio anticiperà quello di Dio, deve farsi povera nelle sue stesse istituzioni, nello stile di vita dei suoi membri, per abbattere ogni muro di separazione, soprattutto dai poveri. E non possono farlo i governi e gli imprenditori nè "quei pianificatori del benessere che considerano gli affetti e la generazione una variabile secondaria. Non capiscono niente!".
Il Papa ha citato in proposito il degrado delle megalopoli e la desolazione delle zone rurali, ma anche l'Italia. "La situazione dell'intero Paese è difficile. E' importante che ci sia un incisivo impegno per aprire vie di speranza", ha detto dopo aver lanciato un appello per la Whirpool di Carinaro, i cui lavoratori vivono "una grave congiuntura occupazionale" per la quale ha auspicato "una rapida ed equa soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie".
"Una denuncia forte quella fatta oggi dal Papa, una denuncia che, ha osservato lui stesso, "irrita". L'intera Udienza Generale è stata dedicata proprio al tema della povertà delle famiglie, "la loro prima vulnerabilita'", ha detto. "Pensiamo - ha esordito nella sua catechesi - a tante famiglie che popolano le periferie delle megalopoli, ma anche alle zone rurali. Quanta miseria, quanto degrado! E poi, ad aggravare la situazione, in alcuni luoghi arriva anche la guerra. La guerra è sempre una cosa terribile. Essa inoltre colpisce specialmente le popolazioni civili, le famiglie. Davvero la guerra è la 'madre di tutte le povertà', una grande predatrice di vite, di anime, e degli affetti più sacri e piu' cari". "Nonostante tutto questo - ha osservato Bergoglio - ci sono tante famiglie povere che con dignità cercano di condurre la loro vita quotidiana, spesso confidando apertamente nella benedizione di Dio. Questa lezione, però, non deve giustificare la nostra indifferenza, ma semmai aumentare la nostra vergogna!". Secondo il Papa, "è quasi un miracolo che, anche nella povertà, la famiglia continui a formarsi, e persino a conservare, come può, la speciale umanità dei suoi legami". "Il fatto - ha denunciato - irrita quei pianificatori del benessere che considerano gli affetti, la generazione, i legami famigliari, come una variabile secondaria della qualita' della vita". Invece, "noi dovremmo inginocchiarci davanti a queste famiglie, che sono una vera scuola di umanità che salva le società dalla barbarie".