Roma
Pedaggi d’oro. Da luglio bastonata per i pendolari delle autostrade A24 e A25

Sabato prossimo la protesta di cento sindaci si mobilitano contro i rincari e la sicurezza su strada
Da luglio prevista una bastonata da ottocento euro che colpirà i pendolari delle autostrade A24 e A25. E cento sindaci di Lazio e Abruzzo sono pronti a protestare davanti i caselli autostradali per l’aumento dei pedaggi.
Non è la prima volta che i primi cittadini si rendono protagonisti di una simile protesta. Già a febbraio si erano azionati contro gli aumenti e per la sicurezza della rete autostradale della A24 e della A25, mobilitandosi su quasi tutti i caselli che collegano la Capitale con l'Abruzzo.
La battaglia dei sindaci e le richieste al Governo
La loro è una battaglia che ormai va avanti da mesi, nonostante si siano appellati al premier Draghi, al ministro delle Infrastrutture Giovannini e ai parlamentari di Lazio e Abruzzo per avere delle soluzioni. Senza però riceverne. La dei sindaci è che le istituzioni appoggino la loro iniziativa: “Chiediamo un sostegno concreto a questa battaglia e confidiamo nella fattiva partecipazione di tutti i rappresentanti delle istituzioni sovra comunali”.
Così sabato prossimo i primi cittadini torneranno su strada per protestare contro il rincaro del 34%, a partire dal I luglio, che andrà a colpire gli automobilisti e, soprattutto, i pendolari. Con un aumento di tale portata, infatti, i pendolari potrebbero subire una stangata da 700-800 euro l’anno. Praticamente - per alcuni - uno stipendio in meno.
“I sindaci e gli amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati nella lotta contro il caro pedaggi e per la sicurezza della A24 e della A25, stanchi del silenzio del governo, del Ministero dei Trasporti, dei Commissari nominati, stanchi dei tanti nulla di fatto, continuano ad oltranza la loro battaglia”, ammoniscono i primi cittadini. “Preoccupatevi per l’avvicinarsi della data del 30 giugno e, conseguentemente del concreto rischio di un nuovo salasso a carico dei cittadini pari a circa il 34,5% di aumento dei pedaggi e del pericolo del blocco dei lavori di messa in sicurezza della A24/A25”.